4 Luglio 2009

Via ai saldi, negozi aperti fino alle 23

  C’è l’incognita temporali. Chiuse per tre ore via De Paoli e via Cairoli

 Saldi al via con la maratona notturna dei negozi aperti e l’incognita maltempo. Gli operatori di Pordenone stasera s’attendono il pienone, così come avvenuto un paio di anni fa quando venne inaugurata l’iniziativa, cadendo l’inizio delle svendite di "fine stagione" con il weekend. A onor del vero qualcuno, specie per i clienti abituali, qualche sconto lo pratica già da qualche giorno, ma, a detta degli operatori, di affari ce ne saranno per tutti. I saldi dureranno comunque nove settimane, così come previsto dalla legge regionale del comparto, anche se è molto probabile che il grosso dell’operazione avverrà da oggi e per un paio di settimane, prima delle partenze per le ferie. Pienone di abbigliamento e calzature, fino alle 23, con l’incognita del maltempo. Secondo quanto previsto dall’Osmer Fvg, in serata potrebbero manifestarsi «temporali in pianura e sulla costa» e qualche temporale «potrebbe essere anche forte». Una variabilità che dovrebbe proseguire anche di notte per trasformarsi in bel tempo a metà della giornata di domani. Lo shopping in notturna sarà la prima delle cinque possibilità che i negozi associati Ascom offriranno: dalla prossima settimana, infatti, partiranno i "Giovedì sotto le stelle", negozi aperti fino alle 23 il 9, 13, 23 e 30 luglio. Non mancheranno le promozioni e le animazioni (ne riferiamo a lato): chiuse via De Paoli e via Cairoli – in via sperimentale e per la prima volta – dal momento che anche l’ultimo tratto di corso Garibaldi (dalle 20 alle 23) sarà pedonale, con proposte musicali, ovvero una cover di brani italiani e internazionali a cura del gruppo "Due di note". Con i saldi anche le raccomandazioni.  Ieri sono arrivate quelle dell’Ascom, oggi quelle di Codacons, ovvero i consumatori. Tra queste: conservare sempre lo scontrino perché «non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire un articolo difettoso e se il cambio non è possibile deve restituire i soldi per contanti e non con un buono spesa». Ancora, «la merce in saldo deve essere di stagione e non un fondo di magazzino», e «confrontate i prezzi dei capi in vari negozi prima di acquistare», nonché «diffidate dagli sconti superiori al 50 per cento». Consigli utili, solitamente non necessari in quanto ad affidabilità degli operatori locali, molti dei quali già ieri avevano preparato le vetrine (altri lo faranno oggi di prima mattina) con doppio prezzo e percentuale dello sconto effettuato su ogni articolo in saldo. Ogni famiglia, secondo uno studio di Confcommercio, spenderà, in media, poco più di 240 euro per l’acquisto di articoli in saldo,.

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