20 Gennaio 2010

Vertici trenitalia a Ladispoli e Palo Laziale

I vertici di Trenitalia ispezionano le stazioni di Ladispoli e Palo Laziale assicurando interventi strutturali immediati, ma i pendolari del litorale non ci credono e minacciano clamorose manifestazioni di protesta. Gli utenti del trasporto ferroviario sono nuovamente sul piede di guerra, si preannunciano giorni roventi per il ripetersi di disservizi che sembrano senza soluzione di continuità. A distanza di 24 ore dalla visita del Direttore regionale di Trenitalia, Aniello Semplice, che aveva garantito all’ amministrazione comunale un rapido interessamento per problemi che si trascinano da anni, è esplosa nuovamente la rabbia dei pendolari di Ladispoli e Cerveteri. A nulla sono valse le rassicurazioni dell’ alto dirigente dell’ azienda ferroviaria che ha anche preannunciato al sindaco Paliotta l’ entrata in funzione di 27 nuovi treni sulla linea che collega il litorale alla capitale entro 2011. La gente è stanca e dilaga un malumore che rischia di innescare reazioni a catena, frutto di carenze che si sono addirittura acuite con l’ inizio del nuovo anno. Forti critiche a Trenitalia sono giunte dalle associazioni dei consumatori. «E’ veramente grottesco – dice Angelo Bernabei, coordinatore del Codacons per il litorale – che mentre il Direttore regionale di Trenitalia sbandiera promesse come treni più puliti, nuove carrozze sulla linea del litorale e attivazione entro pochi giorni dell’ ascensore per i disabili nel sottopasso ferroviario, i pendolari si scontrino con una realtà opposta. Da giorni i convogli del primissimo mattino arrivano gelidi come celle frigorifere, sporchi, con le porte guaste e con molte toilette impraticabili. Per non parlare dei ritardi a tutte le ore del giorno, come accaduto lunedì sera quando senza alcun preavviso il treno da Ladispoli per Roma delle 21,04 è arrivato dopo oltre 70 minuti, lasciando decine di utenti appiedati e al freddo sui binari. Oppure come ieri mattina allorché il convoglio per la capitale delle 7,57 è arrivato a Ladispoli con un’ ora di ritardo. E che dire della corsa delle 7,19 giunta dopo oltre mezzora accalcando i pendolari sui binari? Chi ripagherà dei disagi i cittadini che sono arrivati in ritardo sul posto di lavoro e gli studenti che hanno perduto ore di lezione?». «Riguardo all’ ascensore per i portatori di handicap – prosegue Bernabei – che è disattivato da 8 mesi, siamo stufi di promesse che vengono regolarmente disattese. E’ da luglio che Trenitalia ci racconta storie, ora vedremo se veramente entro una settimana l’ impianto sarà accesso o i disabili dovranno continuare a essere presi in braccio per salire le scale ed arrivare ai treni». «Nei prossimi giorni – conclude il coordinatore – il Codacons porterà una delegazione di disabili sulle banchine della stazione di Ladispoli e tutti insieme ci incateneremo come segno di protesta nei confronti delle Ferrovie dello stato che continuano a dire belle parole, facendo seguire da pochissimi fatti». RIPRODUZIONE RISERVATA.

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