18 Ottobre 2017

Vapori chimici da un reattore Scatta la task force a Treviglio

 

Allarme chimico ieri mattina a Treviglio alla ditta «Icib», per la fuoriuscita di vapori d’ acido fluoridrico, originata dall’ implosione di un reattore. Un incidente al quale hanno posto rimedio inizialmente i due operai presenti in azienda, che se la sono cavata poi con una visita d’ obbligo e precauzionale all’ ospedale cittadino, quindi i vigili del fuoco, pronti a entrare in azione facendo scattare il piano d’ emergenza interno e riportare tutto nella norma. La zona è stata delimitata e il passaggio vietato per circa 4 ore, il tempo per consentire ai mezzi di soccorso di operare e ai tecnici di Arpa e Ats Bergamo di effettuare i rilievi. L’ allarme alle 7 di ieri mattina La «Icib» (Industria chimica Ingegner Bonelli) è in via Casirate vecchia, nella zona Pip 2, a ridosso della stazione ferroviaria centrale: in attività dal 1955, è oggi il principale produttore italiano di acido fluoridrico. È qui che ieri attorno alle 7 si è verificato l’ incidente. Il reattore che miscela fluorina e acido solforico si è rotto, sprigionando così vapori di acido fluoridrico. Erano presenti due operai dipendenti e tre addetti alla manutenzione che lavorano per conto di una ditta esterna. I due operai dell’«Icib», di 25 e 32 anni, hanno messo in atto le procedure d’ emergenza, usando idranti per irrorare acqua sui camini di protezione dell’ impianto, contemporaneamente disattivato. Un’ operazione tempestiva e attuata con successo, cui è seguito l’ intervento dei vigili del fuoco con sei squadre da Treviglio, Bergamo, Dalmine e Milano. Sul posto anche polizia di Stato, carabinieri e soccorso sanitario, il sindaco Juri Imeri, il comandante della polizia locale Antonio Nocera e il delegato alla Protezione civile, Marco Ghiggini. La ditta si trova in una via a senso unico, lungo la quale c’ è una sola villetta: marito e moglie sono stati invitati a chiudere precauzionalmente porte e finestre, hanno però preferito allontanarsi da casa con il figlio piccolo, rientrando al termine delle operazioni. L’ incidente non ha fatto scattare il Piano d’ emergenza esterno, quindi la circolazione nella stazione è proseguita, così come l’ attività della zona produttiva. L’ Arpa: controlli costanti Per l’ Arpa, il capo dipartimento di Bergamo e Cremona, Fiorenzo Songini, ha dichiarato: «La Icib è una ditta a rischio d’ incidente rilevante, quindi sottoposta a un particolare controllo da parte di vigili del fuoco e Arpa. Quello accaduto è un incidente possibile e l’ intervento è stato immediato sulla base di precise procedure, legate alla conoscenza delle sostanze presenti. L’ Arpa è intervenuta a supporto dei vigili del fuoco, con i tecnici che hanno effettuato i rilievi per stendere una relazione finale». Sulla presenza di una ditta chimica a rischio elevato a ridosso della stazione, Songini ha commentato: «È presente da parecchi anni e bisogna convivere con questa realtà, sottoposta a costanti e rigorosi controlli». Il Codacons ha presentato un esposto alla Procura «affinché si rilevino le cause ed eventuali responsabilità». Dall’ Ats Bergamo, Pietro Imbrogno, direttore del Dipartimento d’ Igiene e prevenzione sanitaria, ha fatto sapere: «Non ci sono stati feriti o intossicati tra i lavoratori e la corretta gestione del piano d’ emergenza ha permesso di evitare rischi per la salute della popolazione. L’ Ats continuerà a monitorare l’ intera zona». L’ azienda: grande preparazione Davide Chiodelli, direttore generale dell’«Icib srl», ha commentato: «L’ aspetto più importante è che i lavoratori stiano bene e che l’ inconveniente sia stato subito limitato. Grazie al loro iniziale intervento e a quello dei vigili del fuoco si è posto rimedio all’ implosione di un reattore, che ha generato l’ emissione del vapore di acido fluoridrico. La nostra azienda rientra in quelle a elevato rischio d’ incidente e proprio per questo i controlli sono quotidiani e capillari. Dietro il nostro lavoro c’ è anche una grande preparazione sull’ eventuale emergenza da parte degli operai e dei vigili del fuoco, dimostrata in modo estremamente efficace».
fabrizio boschi

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