VANDALI D’ARTE, MULTE FINO A 60MILA EURO PER IL RIPRISTINO. CODACONS: BENE SANZIONI, MA DIFFICILI DA APPLICARE
LUNGAGGINI PROCESSI RISCHIANO DI INFICIARE NUOVE NORME SU TUTELA BENI ARTISTICI
Il Codacons, associazione ambientalista riconosciuta dal Ministero, accoglie con favore l’arrivo delle multe per chi danneggia o imbratta monumenti e beni culturali, misura che sarà discussa oggi in Consiglio dei ministri, ma al tempo stesso lancia l‘allarme sulle difficoltà di applicazione pratica delle sanzioni.
“Riteniamo che chi arreca danno a beni culturali protetti, indipendentemente dalle ragioni del suo gesto, vada punito con la massima severità, ma qualsiasi giro di vite imposto dal Governo dovrà fare i conti con le criticità del nostro sistema giudiziario – spiega il presidente Carlo Rienzi – Le sanzioni, sia quelle pecuniarie che quelle penali, rischiano infatti di essere inapplicabili a causa della lentezza dei processi in Italia, e dei tempi lunghissimi per le valutazioni dei ricorsi. Dal momento in cui un soggetto imbratta un monumento o una fontana, a quello in cui sarà materialmente chiamato a pagare i danni, possono trascorrere anche anni, ammesso che il responsabile sia ritenuto colpevole da un tribunale”.
“Per tutelare realmente i nostri monumenti, oltre alle multe, serve garantire certezza della pena e soprattutto prevenire atti vandalici attraverso una capillare sorveglianza” – conclude Rienzi.
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