Vademecum rimborsi per i viaggi mancati Ma mancano i decreti
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fonte:
- La Nuova Ferrara
roma. I telefoni delle agenzie di viaggio, dei tour operator e delle associazioni dei consumatori, ma anche quelli di hotel e vettori aerei sono “bollenti” in queste ore. Da una parte i clienti si trovano costretti a cancellare viaggi perché avevano come meta una delle cosiddette “zone rosse” per il Coronavirus, poi ci sono coloro che da quelle zone dovevano partire (e non possono). Ma molti sono solo in preda al panico e chiedono la cancellazione di viaggi che non hanno diritto a rimborso o perché diretti in zone che nulla hanno a che fare con il virus o perché troppo avanti nel tempo. La presidente di Fiavet Ivana Jlenic chiarisce un po’ di dubbi, anche se la situazione è ancora in divenire e si attendono i decreti attuativi del governo. «Ha diritto al rimborso o alla riprotezione (un pacchetto sostitutivo) – dice – solo il viaggiatore che ha un viaggio nelle zone rosse e ha in programma una partenza entro il 7 marzo, in tutti gli altri casi ci sono le solite regole e le solite penali».Per quanto riguarda i viaggi di istruzione il decreto legge dei giorni scorsi equivale a uno sconsiglio della Farnesina, dice la Jlenic, quindi si dovrebbe procedere in generale a rimborsi per cause di forza maggiore. «Ma per avere i dettagli – specifica – si deve attendere l’ emanazione dei decreti attuativi». Su questo la presidente di Fiavet dice con forza: «Il governo deve intervenire, le imprese turistiche (valgono il 13% del Pil) non possono essere lasciate da sole». Il Codacons poi ricorda il diritto dei tifosi al rimborso dei biglietti per lo stadio per le partite che saranno giocate a porte chiuse. —
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