Vaccino gratis contro la meningite
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fonte:
- La Stampa
L?anno scorso sono morti al Nord quaranta bambini
ROMA
Che cosa giustifica una proposta di legge bipartisan per garantire ai più piccoli la vaccinazione anti meningite obbligatoria e gratis? Di certo, l?emergenza che si è verificata l?anno scorso, quando più di 40 bambini sono morti per questa malattia, soprattutto nelle Regioni del Nord, anche se non si può parlare di un effettivo aumento di casi.
Ma anche il fatto che, quando si affronta la meningite si deve mettere in conto, oltre la morte nei casi estremi, una serie di gravissimi handicap: cecità, sordità, epilessia, ritardo nello sviluppo mentale e psicomotorio. E, agli altissimi costi pagati in sofferenza dai malati e dalle loro famiglie, vanno aggiunti quelli economici: 20.532 euro per gli esiti invalidanti di un caso di meningite.
Così, il ddl presentato ieri a Palazzo Madama dai senatori Luciano Magnalbò (An), vicepresidente della Commissione Affari costituzionali, e Marina Magistrelli (Margherita), della Commissione Infanzia, che ha l?obiettivo di inserire nei Livelli essenziali di assistenza i vaccini contro tutte le forme di meningite, e quello analogo presentato alla Camera da Dorina Bianchi (gruppo misto), hanno raccolto una messe di consensi.
Quali sono le caratteristiche di questi vaccini? E a chi vanno somministrati? «L?antipneumococcico e quello antimeningococcico – spiega Nicola Principi, direttore della Prima Clinica pediatrica dell?Università di Milano – sono, per ora, separati e andrebbero fatti con lo stesso schema dell?esavalente (che contiene le quattro vaccinazioni obbligatorie, difterite, tetano, epatite B e poliomielite, ndr). Vengono somministrati ciascuno con una propria iniezione. Sono sicuri. Non danno problemi particolari, se non una modesta reazione locale e qualche linea di febbre».
Il ciclo vaccinale, assicura il professor Principi, lo stesso delle tre vaccinazioni di base, a 3 mesi, 5 mesi e intorno al primo anno di età, permette il completamento della risposta immunitaria.
Non ci sono cifre ufficiali per tutti i Paesi, ma si stima che lo pneumococco alberghi nella gola del 25 per cento della popolazione generale. E se nella maggior parte dei casi è innocuo, in alcuni individui causa gravi infezioni, quali meningiti e polmoniti.
Vaccinare i più piccini, inoltre, significa proteggere anche i soggetti anziani. Sono soprattutto i nonni quelli che più spesso, in ambito familiare, vengono contagiati dai nipotini. Negli Usa, per esempio, a un anno dall?avvio di una campagna di vaccinazione universale, si è riscontrata una riduzione anche dell?incidenza di patologie invasive negli anziani e negli adulti. Ridurre i casi di meningite, setticemie e polmoniti in soggetti adulti è importante, dato l?alto numero di decessi per queste patologie negli over 65enni.
Nel nostro Paese, secondo quanto riferisce l??Istituto Superiore di Sanità, la mortalità per meningite da pneumococco arriva al 10,5 per cento, rispetto a una media dell?8-10 dei Paesi occidentali. Un nuovo calendario con le vaccinazioni contro la meningite da pneumococco e meningococco, costerebbe poco più di 202 milioni di euro e garantirebbe una copertura del 70 per cento dei neonati.
Le proposte di legge, del resto, sono in sintonia con le indicazioni della Commissione Nazionale Vaccini. «Se si riusciranno a vaccinare tutti i nuovi nati – conferma Pietro Crovari, esperto di Igiene e membro della Commissione – si potranno creare coorti di soggetti immuni e i batteri in circolazione avranno meno serbatoi nei quali annidarsi».
Sulla stessa linea, i pediatri di famiglia. Pier Luigi Tucci, presidente della Federazione italiana medici pediatri, esprime soddisfazione per l?unanimità dei consensi politici. «Noi pediatri – dice – siamo i garanti dell?assistenza ai bambini e ci fa piacere quando abbiamo accanto i parlamentari, senza distinzione di partito».
Intanto il Codacons interviene sull?allarme meningite lanciato dalla Cina e chiede ai ministeri competenti, Salute ed Esteri, di rendere note le aree coinvolte, affinché siano informati i viaggiatori italiani sul rischio di contagio e sulle misure di prevenzione necessarie.
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