VACCINI: CODACONS PRESENTA ESPOSTO AD ANAC
CHIESTO DI ACCERTARE
REGOLARITA’ RAPPORTI E LEGAMI ECONOMICI TRA MEDICI PRO-VACCINI E AZIENDE
FARMACEUTICHE PRODUTTRICI DI VACCINI
Il Codacons ha presentato un esposto all’Autorità Anticorruzione chiedendo di accertare la regolarità dei rapporti (anche di tipo economico) che intercorrono tra i medici italiani che hanno contribuito a realizzare il Piano Nazionale di prevenzione vaccinale e le aziende farmaceutiche produttrici di vaccini.
Dopo le reazioni durissime al servizio di Report sui vaccini da parte di molti medici che hanno invocato provvedimenti e sanzioni, crediamo non sia più rinviabile una indagine approfondita sui rapporti che intercorrono tra operatori della sanità e società dei farmaci – spiega il Codacons – Il nostro scopo non è certo quello di attaccare i singoli medici o l’intera categoria, né di avallare sospetti già apparsi in diverse occasioni sulla stampa, ma solo ed esclusivamente quello di ottenere chiarezza nell’interesse dei cittadini e degli stessi medici, e fugare qualsiasi dubbio sull’argomento.
Riportando integralmente numerose inchieste giornalistiche e analisi di prestigiosi esponenti del mondo scientifico, scrive il Codacons nell’esposto:
“il Calendario del Piano Nazionale Vaccini sarebbe “la copia fedele” del Calendario per la vita, pubblicato per la prima volta su Epidemiologia & Prevenzione, novembre-dicembre 2014, firmato da 20 personalità fra ricercatori e medici, e sponsorizzato dalle industrie del farmaco […] Sarebbe stato messo in evidenza come più della metà dei firmatari del Calendario per la vita, alcuni facenti parte anche del tavolo di lavoro per il Piano Nazionale di prevenzione vaccinale 2016-2018, si sarebbe trovato in conflitto di interessi personali con aziende farmaceutiche produttrici di vaccini […] si fa riferimento a: Bonanni Paolo e Carlo Signorelli della SITI (Società italiana igiene medicina preventiva e sanità pubblica) Walter Ricciardi dell’ISS e Silvestro Scotti di FIMMG (Federazione italiana medici di medicina generale). Risulterebbero conflitti personali per 10 dei 20 firmatari, in altre parole il 50% dei firmatari avrebbe conflitti di interessi personali con aziende farmaceutiche produttrici di vaccini”.
In particolare nell’esposto del Codacons si chiede di verificare i rapporti tra Walter Ricciardi e le aziende farmaceutiche Crucell, GSK, Pfizer, Sanofi Pasteur MSD; quelli di Carlo Signorelli con Pfizer, Sanofi Pasteur MSD, and Reckitt Benkiser; quelli di Paolo Bonanni con GlaxoSmithKline Biologicals SA, Sanofi Pasteur MSD, Novartis, Crucell/Janssen, and Pfizer; quelli di Silvestro Scotti con Sanofi Pasteur MSD.
Tutto ciò considerato, il Codacons ha chiesto all’Anac “di voler compiere tutti gli atti di indagine, vigilanza, controllo, valutazione ed accertamento necessari ed utili a verificare la regolarità e la trasparenza delle procedure adottate dalle autorità preposte, e dai relativi interlocutori, inerenti alla somministrazione e commercializzazione del vaccino esavalente Infanrix Hexa e alla predisposizione del Nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale per il biennio 2016-2018”.
Non prendiamo posizione sul caso e ci limitiamo come doveroso a riportare i fatti all’Autorità, nella speranza che l’Anac prosciolga tutti da possibili conflitti di interesse, dando così tranquillità ai cittadini su materie delicate come la salute che non possono essere influenzate da sponsorizzazioni e rapporti economici.
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