12 Maggio 2017

VACCINI: CODACONS CHIEDE CHIAREZZA SU POSSIBILI CONFLITTI DI INTERESSE

VACCINI: CODACONS CHIEDE CHIAREZZA SU POSSIBILI CONFLITTI DI INTERESSE

SPUNTA UN VIDEO IN CUI IL RESPONSABILE DELLA GLAXO SPIEGA IL “TRUCCO” DEI VACCINI COMBINATI PER RENDERLI PIU’ REDDITIZI

DA
ESAVALENTE “REGALO” DA 114 MLN DI EURO AD AZIENDE FARMACEUTICHE, MENTRE
UN EX MINISTRO DELLA SALUTE PRESE TANGENTE DA 600 MLN DI LIRE

Chiarezza su possibili conflitti di interesse in tema di vaccini. La chiede il Codacons, secondo cui il dibattito sulle vaccinazioni scoppiato in Italia rende non più procrastinabile la garanzia di massima trasparenza a tutela delle famiglie.
Fin dagli anni ’80 i vaccini in Italia sono stati terreno fertile per intrallazzi illeciti tra medici, politici e case farmaceutiche, al punto da portare ad una condanna in Cassazione per l’allora Ministro della Sanità De Lorenzo e l’allora responsabile del settore farmaceutico del ministero Duilio Poggiolini, colpevoli di aver intascato una tangente da 600 milioni di lire per unificare due vaccinazioni – spiega l’associazione – E che la combinazione di più vaccini sia un business per far arricchire le aziende farmaceutiche lo afferma lo stesso Direttore della GlaxoSmithKline, Jean Stèphane, in un video reperibile in rete (www.youtube.com/watch?v=TJWIINm52v0) nel quale, parlando ad una platea di dirigenti di imprese, afferma testualmente:
“abbiamo comprato tutti i brevetti sull’epatite B, è stata la prima volta che un vaccino è coperto da brevetto. Noi abbiamo tutti i brevetti e ora voi concorrenti se volete venire sul mercato dovrete negoziare con noi. E poi in seguito abbiamo sviluppato, se volete, dei vaccini combinati, cioè abbiamo inserito l’epatite B con altri prodotti che non erano coperti da brevetto e facendo così abbiamo reso evidentemente i prodotti combinati protetti e quindi la strategia non è molto più complicata di cosi”.
In sostanza il laboratorio Glaxo avrebbe cercato di creare un monopolio e poi avrebbe commercializzato dei vaccini combinati perché molto più redditizi rispetto a quelli singoli.
Una questione che investe anche l’Italia – denuncia il Codacons – dal momento che non è reperibile nel nostro paese il vaccino contro la difterite, con il Ministero della salute che costringe le famiglie a ricorrere all’esavalente se vogliono sottoporre i propri figli alle 4 vaccinazioni obbligatorie e uno spreco di soldi pubblici di 114 milioni di euro annui in favore delle case farmaceutiche.
Per tale motivo abbiamo presentato un esposto all’Autorità Anticorruzione, chiedendo di verificare i rapporti che esistono o sono esistiti tra i medici autori del Piano vaccinale varato dal Ministero della Salute e le aziende produttrici di farmaci, perché vogliamo sia esclusa con la massima certezza la possibile presenza di conflitti di interesse.

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