Vacanze mai così care da dieci anni “Colpa degli aumenti dei trasporti”
Benzina e tariffe: 360 euro in più a famiglia. Il Codacons: a settembre sarà anche peggio
ROMA Un’estate calda anche sul fronte prezzi. «Le vacanze 2011, sotto il profilo degli incrementi di prezzi e tariffe, sono state per gli italiani le più care degli ultimi dieci anni, come dimostrano gli aumenti registrati nel settore benzina, trasporti, traghetti, aerei, treni». È quanto sostiene il Codacons e non è un caso se le ferie si sono accorciate per molti italiani.
Per l’associazione a tutela del consumatore «rincari di prezzi e tariffe hanno prodotto maggiori spese per chi ha deciso di andare in vacanza pari a +360 euro a famiglia rispetto lo scorso anno».
Ferie finite (per molti ma non per tutti) e portafogli alleggerito, dunque. Ma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, esprime preoccupazione anche per settembre: «Ora temiamo una nuova ondata di aumenti dei prezzi al dettaglio nel mese di settembre – osserva – Con la riapertura degli esercizi commerciali, infatti, i listini potrebbero subire ritocchi al rialzo, con effetti negativi sui consumi e sul tasso di inflazione, e con un conseguente depauperamento del potere d’acquisto delle famiglie».
Tra l’altro il 2011 sarò ricordato come l’anno nero dei trasporti, che, con il 27% delle segnalazioni, occupa il primo posto nella speciale classifica delle lamentele pervenute al Codacons. Ad incidere sul dato certamente i disagi dei treni, andati in tilt dopo il rogo della stazione Tiburtina.
Percentualmente, però, il dato resta stabile rispetto al 2010, segno di una situazione migliorata per quanto riguarda i viaggi aerei.
Complessivamente sono pervenute, fino a questo momento, 11mila segnalazioni al Codacons, circa il 15% in meno rispetto allo scorso anno.
Questa diminuzione dipende sia da un miglioramento della situazione, sia dall`assenza di crisi acute e improvvise tipiche degli anni passati sia dal fatto che, per via della recessione, meno italiani sono andati in ferie o hanno fatto vacanze più modeste. In particolare, secondo le stime dell’associazione di consumatori, per la prima volta si registra una flessione delle persone che hanno scelto di andare in vacanza all’estero: meno 5%. Segno che anche le famiglie a reddito elevato hanno risentito per la prima volta della crisi e hanno dovuto optare per mete turistiche nostrane.
Tornando alla classifica, risulta stabile al secondo posto, sempre con il 24%, la voce pacchetto turistico, anche se al suo interno calano le segnalazioni legate alle modifiche del contratto (cambio destinazione, anticipo partenza) e sale la voce revisione prezzo, dovuta all’adeguamento carburante per il trasporto aereo.
Al terzo posto gli alberghi. Migliora ancora la voce bagagli, che scende dall’8% del 2010 al 6% di quest’anno. Il Codacons ricorda a chi ha acquistato un pacchetto turistico ed ha subito problemi, disservizi o danni durante le vacanze, che deve esercitare immediatamente i propri diritti. I tempi per fare valere le proprie ragioni e ottenere rimborsi sono molto stretti.
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