22 Maggio 2012

Vacanze a 4 stelle, Elba tra le più care secondo il Codacons

Vacanze a 4 stelle, Elba tra le più care secondo il Codacons
il giudizio da una ricerca tra le località balneari più in voga solo gli hotel di capri e sardegna hanno prezzi più alti.

di Stefano Taglione PORTOFERRAIO Dopo la Sardegna e Capri, l’ Elba è la località balneare più cara d’ Italia. Secondo una ricerca del Codacons, che ha preso in esame i posti più famosi del Paese dove trascorrere le vacanze, due persone che pernottano sull’ isola pagano in media 291 euro a notte a agosto. I dati si riferiscono agli alberghi quattro stelle in trattamento bed & breakfast, senza pranzo e cena inclusi, con una camera possibilmente fronte mare. I dati raccolti dall’ associazione dei consumatori confermano il trend isolano. Gli hotel Biodola e Del Golfo offrono camere doppie vista mare a 245 euro a persona dal 4 al 24 agosto, ma con pranzo incluso. A coppia fa 490 euro al giorno. L’ hotel Désirée, un altro pari categoria di Spartaia, mette a listino le stanze superior (quelle che affacciano sulla spiaggia) a 216 euro a persona nel periodo fra l’ 11 e il 17 agosto e 175 nel resto del mese. L’ hotel Montecristo, alle stesse condizioni, offre camere vista mare a partire da 145 euro. Il vicino Riva del Sole, questa volta in modalità b&b, si ferma a 115 euro. Tariffe simili per l’ hotel Elba International di Capoliveri: con solo la colazione inclusa, dal 3 al 26 agosto, per un pernottamento si spendono 140 euro a persona per una camera classica fronte mare che salgono a 175 se si opta per la mezza pensione. Le statistiche del Codacons trovano riscontro nella realtà, anche se all’ Elba solo una parte degli alberghi più belli offrono la formula bed & breakfast. La maggior parte come base parte dalla mezza pensione, con almeno il pranzo incluso. I prezzi elevati potrebbero essere influenzati dall’ assenza di un numero sufficiente di hotel 5 stelle. Ce ne sono solo due: l’ Hermitage alla Biodola e il Villa Ottone a Portoferraio, dove i prezzi sono ancora meno accessibili. Con una concorrenza limitata su qualità e lusso è possibile che i quattro stelle possano chiedere più soldi alla clientela, mentre altrove con più concentrazione di hotel prestigiosi lo scenario può cambiare e i prezzi potrebbero essere inferiori. «L’ Elba non è mai stata a basso costo – conferma il presidente dell’ associazione albergatori, Massimo De Ferrari – e come spesa turistica si colloca dopo la Sardegna, Capri e Portofino. Il costo mi sembra equo per la qualità offerta e non possiamo certo fare concorrenza alle destinazioni dell’ Adriatico, dove spiagge e mare sono peggiori. Rapporti come questo del Codacons – continua De Ferrari – devono tenere conto di molti fattori e i risultati venuti fuori sono sicuramente strani. L’ Elba, a differenza delle location del continente, vende quasi esclusivamente in formula mezza pensione e non in B&B». Il presidente dell’ associazione rivendica il fatto che da tre anni i prezzi siano aumentati poco. «I rincari sono stati contenuti – spiega De Ferrari – e in bassa stagione l’ Elba è estremamente conveniente, nonostante i costi fissi per noi albergatori siano aumentati almeno del 10%». L’ Elba, poi, deve continuamente fare i conti con il caro traghetti. «Incide moltissimo sui soggiorni di breve durata – sottolinea De Ferrari – per questo con i tour operator offriamo pacchetti all inclusive in cui ci sobbarchiamo questa spesa accessoria. I trasporti a costo zero favoriscono il turismo perché la gente fa girare l’ economia locale. Rispetto alla Sardegna siamo in sofferenza – conclude De Ferrari – dato che lì gli aerei low cost favoriscono l’ afflusso turistico». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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