Ursini: «La pena resta rigida ma rispetta la Costituzione»
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fonte:
- Il Mattino
Soddisfatti del passo indietro compiuto dal Parlamento sono senz?altro i consumatori. Ce ne spiega le ragioni l?avvocato Giuseppe Ursini, vicepresidente nazionale del Codacons e suo legale rappresentante. Niente confisca, dunque. Che ne pensa? «A questo punto la legge cambia e diventa conforme a quanto prevede la Costituzione. Mi sembra una buona soluzione, visto che si mantiene il rigore nei confronti di chi circola senza casco, ma offrendo allo stesso tempo la possibilità all?utente di recuperare il mezzo dopo novanta giorni, senza perderne la proprietà». Diciamolo senza mezzi termini: questa è una vittoria dei consumatori? «Indubbiamente sì. Ma soprattutto direi che l?intervento del Senato fa rientrare la legge nei canoni della costituzionalità: questo è quello che conta. Poi, è chiaro: questa vittoria consente a chi utilizza il motorino per lavoro di riappropriarsene. E allo stesso tempo dà una risposta forte, ribadendo che il casco è obbligatorio e che il mancato utilizzo è certamente pericoloso». Principio di costituzionalità rispettato. Consumatori soddisfatti. Ma non crede che la sensazione che se ne ricavi è quella di una resa? «Francamente penso di no. La legge mica spinge per un uso fraudolento dei ciclomotori? Invece, il ragionamento da fare è un altro: la rigidità della pena resta confermata, mentre finalmente la normativa diventa corretta. E non mi sembra che in questo modo le maglie diventino più larghe: perché comunque per i trasgressori viene previsto il sequestro amministrativo».
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