4 Aprile 2018

Uno scooter su 5 ko per le buche 230mila incidenti

Il Codacons: 80mila centauri su 400mila denunciano danni Nuove strade off limits per moto e automobili Sale ancora la conta dei danni sulle strade groviera della capitale. Le “vittime”, insieme agli automobilisti rimasti con le gomme a terra, sono i centauri: lo slalom tra le buche o le frenate improvvise sui dissesti stradali non li hanno salvati da cadute e incidenti. Come confermano i dati raccolti dal Codacons: 80mila su 400mila hanno denunciato danneggiamenti. Pari a uno su cinque. Anche in questo caso, si tratta di pneumatici forati e danni alla carenatura della motocicletta. Per i motorini invece non hanno avuto scampo parabrezza e portapacchi. « Ero a bordo del mio scooter e stavo procedendo in viale Medaglie d’ Oro e avevo appena superato Piazza della Balduina», denuncia Lorenzo Foschini, uno dei motociclisti che si è rivolto all’ associazione dei consumatori: «Avendo una macchina davanti non ho potuto evitare la voragine sull’ asfalto. Sono letteralmente saltato con tutto lo scooter sopra la buca e sbalzato dalla sella, sono finito a terra. Dietro di me – prosegue – c’ era un bus e solo per miracolo non sono stato investito. Fortunatamente non ho riportato danni fisici seri ma il cerchione posteriore è andato distrutto nella caduta. Il risultato? Un ginocchio dolorante e il motorino dal meccanico per tutta la settimana». Non va meglio per gli automobi-listi: il numero degli incidenti causati dalle condizioni dell’ asfalto è già a quota 230mila. Con una media di veicoli incidentati pari a 1 su 10. Cifre preoccupanti tanto che l’ associazione di categoria ha subito chiamato in causa il Comune per le richieste di risarcimento danni inviandone lo scorso marzo 850. Mentre in città la circolazione è ancora rallentata tra chiusure, restringimenti di carreggiata e limiti di velocità contenuti sulle strade più disastrate. In attesa che venga attivato il ” piano Marshall” delle buche annunciato dal Campidoglio all’ indomani dell’ ondata di maltempo che aveva scaricato sulla capitale neve e pioggia. Circa 17 milioni di euro da spalmare sulle strade ammalorate. I tempi di attivazione però sono lunghi e le chiusure continuano a macchia di leopardo in diversi quadranti. Da ieri mattina si viaggia a passo d’ uomo per un restringimento di carreggiata in via Tuscolana, all’ altezza del civico 495, per un dissesto stradale. E sempre per la presenza di buche resta chiusa via Isacco Newton in direzione di via dei Colli Portuensi. Off limits pure Circonvallazione Appia, all’ altezza di via Marco Tabarrini, per la maxi voragine che si è aperta lo scorso 22 marzo. Problemi di viabilità anche sulla via Cristoforo Colombo all’ altezza della via Pontina dove domenica notte si è rotta una conduttura idrica. Tecnici sono ancora a lavoro per accertare le cause del danno e ripristinare la viabilità. Da ieri mattina il divieto di accesso invece è scattato in via Ercole Bombelli al Portuense: pure qui per la rottura di una condotta ma i residenti sono rimasti anche senza acqua. Ma la situazione non migliora sulle consolari che collegano la capitale con i comuni limitrofi. Lo scorso venerdì il Codacons ha depositato un esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti contro l’ Anas: l’ Ente nazionale per la gestione delle strade incaricata della manutenzione ordinaria e straordinaria. Dalla via Tiburtina, alla Flaminia, all’ Aurelia, alla via Salaria fino al Gra i pendolari in entrata e in uscita dalla città riportano un bollettino di guerra tra voragini e cedimenti del manto stradale. Se in tempi brevi non partiranno gli interventi di manutenzione, è già pronta la richiesta al Tar di un commissario straordinario. © RIPRODUZIONE RISERVATA Una moto alle prese con le buche.
flaminia savelli

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