Uniacque, sì al bilancio «L’azienda è solida» E arrivano i rincari
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
BENEDETTA RAVIZZA Il Bilancio 2019 di Uniacque passa con 142 voti favorevoli (pari all’ 28 contrari (l’ concentrato nell’Isola e in Valle di Scalve) 10 astenuti (il 3,24 Dopo quattro ore e mezza di videoconferenza – questa volta senza intoppi, lunghezza degli appelli nominali a parte, dopo il flop tecnologico del 18 novembre – si chiude il primo round dell’assemblea (il secondo è in programma il 4 dicembre col rinnovo del Cda). «La società è solida e la con- aziendale è garantita», assicura il management uscente, presidente Paolo Franco in testa, illustrando i conti. In sintesi la società presenta un fatturato di oltre 103 milioni di euro nel 2019 (in aumento rispetto ai 94 milioni dell’anno precedente); un utile di circa 6,5 milioni di euro; un patrimonio netto che sale da 70 a 77,4 milioni di euro e un indebitamento che si riduce di 76 milioni di euro (dai 215.885 milioni del 2013 ai 139.556 dell’anno scorso), con investimenti per 140 milioni di euro in sei anni. L’assemblea 85% dei voti dei soci favorevole Intanto Arera dà il via libera agli aumenti in bolletta «Dimostrano gli investimenti fatti in questi anni» Un piano economico- rafforzato dalla delibera di Arera, annunciata durante l’assise La bolletta L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente il 24 novembre infatti ha dato il via libera allo schema tariffario 2020- proposto dall’Ato e già ratificato dal Consiglio provinciale. pratica si procederà a un aumento della bolletta dell’acqua dell’ sul 2020 e del 4,5 per il 2021. Il rincaro varrà per tutto il territorio servito dalla società del sistema idrico integrato, compresi i comuni ex Hidrogest, a cui Uniacque è subentrata nel novembre 2019. Proprio dai soci dell’Isola e della bassa Valle San Martino è arrivato il «no» l’astensione al bilancio, «per un passaggio tra le due società avvenuto nel peggiore dei modi, senza accordo, e per la difficoltà a spiegare ai cittadini aumenti della tariffa che per l’Isola saranno retroattivi anche sul 2019». Franco, dopo aver ricordato il meccanismo della tariffa (il recupero dei costi è riconosciuto dopo due anni da quando sono sostenuti gli efficientamenti), ha fatto notare come «siano già partiti e programmati investimenti nell’area anche se è appena entrata in Uniacque, secondo il principio di solidarietà tra i territori». Una «sussidiarietà verticale» alla base del modus operandi della società, che è andata avanti nel percorso di aggregazione: sono oltre 200 i comuni soci, per un milione di abitanti serviti sul territorio provinciale (in crescita del 20%). La continuità aziendale Anche il consigliere d’amministrazione uscente Gian Battista Pesenti si è soffermato sui meccanismi: «Gli aumenti derivano soprattutto dagli investimenti fatti (oltre 35 milioni solo nel 2019). Negli ultimi sei anni è stato applicato un solo aumento del 3,5 quando in Italia, negli ultimi dieci anni, secondo una ricerca del Codacons, sono aumentati tutti i servizi e in particolare l’acqua con un rincaro delle bollette del 60%. In Bergamasca siamo quindi ben lontani da quanto avvenuto a livello nazionale. Dalla Legge Galli in poi i contributi alle zone disagiate non ci sono più, e quindi questi importi si sono spostati da imposta a tassa». Pesenti ha poi portato i numeri «che dimostrano come la continuità aziendale non è messa in discussione, grazie a una riduzione dell’indebitamento di 76 milioni ed una generazione di cassa nei sei anni di quasi 140 milioni. Infatti – illustra Pesenti – oltre alla riduzione dei sopra citati 76 milioni di debiti si è provveduto a rimborsare ai comuni 33 milioni di euro di mutui già scaduti al 31 dicembre 2013, a rimborsare agli utenti quasi 6 milioni di euro a seguito di una sentenza della corte costituzionale del 2008 relativa alla depurazione, si sono acquistate le società patrimoniali dai comuni per circa 15 milioni di euro e, con l’allargamento del perimetro di gestione all’area Hidrogest, abbiamo incamerato ulteriori 9 milioni di euro di mutui. Tra l’altro il trend positivo di questi sei anni viene confermato anche dal Pef approvato dalla società per i prossimi anni, che vede una continua e costante diminuzione del proprio indebitamento fino a raggiungere, nel 2036, anno di scadenza della concessione di Uniacque, saldo positivo di cassa di ben 171 milioni e senza più nessun debito, con un patrimonio netto della società pari a 354 milioni di euro». Dati positivi su cui insistono anche il sindaco di Scanzorosciate Davide Casati e il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, per dire «che non c’è nessuna ragione per non essere d’accordo Come ha ribadito Matteo Giudici, presidente del collegio sindacale che ha dato parere favorevole al Bilancio, «si sono concluse positivamente le azioni che permettono di mantenere gli equilibri di cassa e la continuità aziendale: l’incremento della tariffa, approvato da Consiglio provinciale e Arera; il rispetto degli indici finanziari da Cassa depositi e prestiti; l’applicazione di una tariffa unica anche per l’ex perimetro Hidrogest». Si sono quindi risolti quegli elementi che avevano portato la società di revisione esterna Kpmg a sollevare dei dubbi e a sospendere il giudizio
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