Una petizione online contro gli organizzatori «Dateci indietro i soldi»
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fonte:
- il Tirreno
si muovono anche le associazioni dei consumatori: codacons sta valutando la possibilità di un’ azione collettiva
luccaC’ è anche una petizione sul sito Change.org che chiede soldi e non voucher per chi aveva comprato il biglietto per il concerto di Paul McCartney sul campo Balilla, in programma il 13 giugno. La raccolta di firme è stata lanciata da una fan dell’ ex Beatles e nel giro di qualche ora ha raggiunto le 500 firme che si era prefissata, così che l’ obiettivo è stato spostato a mille adesioni. «Gli organizzatori del concerto e Ticketone – si legge nella petizione – non vogliono restituisci i nostri soldi ma rimborarsarci tramite un voucher della durata di 18 mesi. Va inoltre ricordato che la cancellazione del concerto è partita da Paul stesso e qualsiasi cancellazione di un evento da parte dell’ artista va rimborsata. Negli altri paesi europei hanno già rimborsato in denaro».Intanto sulla questione, che interessa tutti i promoter di concerti che hanno scelto la strada del voucher come “rimborso” per chi aveva acquistato i biglieti, intervengono anche le associazioni di tutela dei consumatori. Il Codacons afferma che sta «ricevendo numerosissime richieste di aiuto» e spiega che sta valutando la possibilit di un’ azione collettiva contro gli organizzatori.Aggiunge anche per che «Il governo con un colpo di spugna ha cancellato i diritti dei consumatori», motivo per cui vuole portare il caso anche dinanzi alla Commissione europea affinché si apra una procedura di infrazione contro l’ Italia.Adoc Alta Toscana, da parte sua, ritiene invece si debba valutare caso per caso e procedere con «le armi della competenza e della serietà, non certo proponendo strumenti non previsti dal nostro ordinamento per casi come questo, tipo la class action».Per Massimiliano Dona, presidente dell’ Unione nazionale consumatori le polemiche che si sono scatenate dopo l’ annuncio (peraltro ampiamente previsto) di Assomusica sono «sacrosante. Chi lo ha detto che tra un anno lo spettatore avr ancora interesse a vedere lo stesso concerto ora annullato. Sia chiaro, comunque, che la colpa non degli organizzatori, ma del ministro Franceschini, l’ artefice dell’ idea del voucher al posto del corrispettivo in denaro». —
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