“Una cassa di esondazione nella frazione San Germano”
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fonte:
- La Stampa
CASALE MONFERRATO «Il territorio casalese non ha mai accettato e mai accetterà l’ imposizione di un franco arginale sul Po di soli 10-20 centimetri!». Lo hanno detto in ogni lingua quelli del comitato alluvionati Calca a politici e tecnici di tutte le istituzioni che hanno a che fare con la sicurezza idrogeologica. Visto che, però, a distanza di oltre 15 anni funestati da due alluvioni definite, da manuale, millenarie (ma avvenute, in barba alla teoria, nell’ arco di 6 anni), il territorio casalese è ancora classificato «a rischio elevato», si è deciso di provare a percorrere la nuova opportunità della class action. Il comitato, fa sapere il portavoce Massimo De Bernardi, è intenzionato a collegarsi al Codacons nazionale che ha annunciato un’ azione giudiziaria relativamente al pericolo in cui versano molti Comuni dissestati e a elevato rischio franoso». Ma la rete si allarga: anche i comitati «Noi dell’ Osterietta» e «Amici di Borgo Rovereto» si aggregano al Calca in questo percorso perché il territorio alessandrino non sta molto meglio di quello casalese: a primavera, una parte del capoluogo ha bevuto di nuovo una bella dose d’ acqua. Class action contro chi? Contro le amministrazioni pubbliche che hanno la competenza idrogeologica, «a partire – elenca De Bernardi – da Autorità di Bacino, per procedere con Aipo, Regione e, a cascata, Provincia e Comuni». Che cosa si chiede? «L’ obbiettivo prioritario – spiega De Bernardi – è che venga disposto l’ obbligo a intervenire entro 90 giorni con opere che mettano al riparo da fonti di pericolo ancora presenti e che i tecnici degli stessi enti enunciano». Esempio sul Casalese: «L’ ingegner Lorenzo Masoero, responsabile Pianificazione difesa del suolo della Regione ai nostri interrogativi risponde indicando la priorità di adeguare l’ arginatura esistente tra i due ponti come emerge dalle verifiche effettuate sul modello fisico realizzato dall’ Aipo. Sono parole sue, mica invenzioni nostre!». Ebbene? «Ebbene, si interviene invece sull’ argine della Consolata! Perché? Perché non partire da quella che loro stessi indicano come fonte prioritaria di rischio?». Per Alessandria, «c’ è da fare un pezzo di argine di qualche centinaio di metri e si dice che non sarà fatto prima del 2012. Perché?». Quindi: class action affinché venga individuato dai giudici chi deve fare cosa e scatti l’ imposizione a farlo. Nel caso degli alessandrini, è anche urgente il risarcimento per l’ esondazione di aprile: «Quando si aspetta a pagare?». Il rischio idrogeologico è stato, poi, oggetto di animata discussione in Consiglio comunale a Casale, partendo da un ordine del giorno presentato da Carlo Caire di Nuove Frontiere. Il dibattito ha dato l’ opportunità all’ assessore Ettore Bellingeri di annunciare che «una cassa di esondazione verrà realizzata a S. Germano, per garantire la sicurezza rispetto alle esondazioni del rio Gattola, ma – ha puntualizzato – occorrono ancora 8 milioni e 200 mila euro per il terzo lotto (che include anche la «cassa»), e ce ne sono solo 2». La novità è che per la cassa di esondazione nella frazione si sfrutterebbe il rialzato della massicciata della nuova variante annunciata di recente dalla Provincia. Bellingeri ha anche illustrato una relazione regionale relativa ai fondi investiti finora per la messa in sicurezza del territorio: 43 interventi per 33 milioni e 664 mila euro. «La Regione – ha poi aggiunto – ci segnala la volontà di non realizzare più le casse di laminazione previste a Morano, alla diga Lanza e a Terranova, per i gravi rischi ai centri abitati», ma le «enunciazioni – chiosa De Bernardi – non bastano, bisogna modificare la delibera dell’ Autorità di bacino che scrive diversamente». Al termine del Consiglio si è deciso di procedere a un ulteriore approfondimento in commissione capigruppo per concordare un documento condiviso da consegnare alla Regione, in cui si evidenzino anche le opere fatte. La commissione capigruppo, per avere un quadro più esauriente, darà audizione al Calca che, in questi anni, ha accumulato lunga esperienza nel settore.
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