27 Luglio 2010

Un’ odissea per i vacanzieri

(…) Fortunatamente la compagnia aerea ha poi provveduto a sistemare temporaneamente i turisti in un albergo del litorale romano in attesa della nuova partenza, avvenuta solo dopo le 16, appunto dopo oltre 10 ore. Stanchi, delusi e amareggiati i malcapitati passeggeri. “Praticamente non ho dormito. Sono arrivata in aeroporto direttamente dalla discoteca dove ho ballato tutta la notte in compagnia delle mie amiche. Ero euforica, eccitatissima. Avevo – racconta Patrizia Crema, di Roma – una gran voglia di partire per le Canarie. La notizia della cancellazione del volo ha avuto per me, ma credo anche per gli altri, l’ effetto di una vera e propria doccia fredda”. Stando a quanto riferito dagli stessi turisti, sembrerebbe che la causa della soppressione del volo LM351 sia da attribuire allo “sciopero bianco” dei controllori di volo greci. “L’ aereo sarebbe dovuto arrivare dalla Grecia. Sembra, però, che non sia riuscito a partire a causa dei problemi legati all’ agitazione degli uomini radar – dice Antonino Lo Pinto, un altro turista siciliano – Qualcuno ci ha poi detto che forse saremmo potuti partire con un volo operato da un’ altra compagnia aerea, ma non è stato così”. Tra i turisti, tanti, oltre ai sentimenti di rabbia e delusione per avere perso un giorno di vacanza, non nascondevano la stanchezza, dopo tante ore passate in piedi. “Mi sento le gambe molli. Ho gli occhi che mi si chiudono – protesta Paolo Micciulli, 55 anni, di Roma – Ho messo la sveglia a mezzanotte per arrivare in tempo a Fiumicino. Ho fatto tutto questo per non riuscire poi a partire così come era stato programmato. Non capisco – aggiunge risentito – perché ci abbiano fatto fare il check-in quando sapevano che il volo era stato cancellato. Oltre agli adulti c’ erano anche numerosi bambini e perfino donne in stato di gravidanza tra i vacanzieri. Non è possibile sottoporre tutte queste persone a uno stress del genere”. “Ho soltanto una settimana di ferie – dice poi un altro giovane calabrese – Spero proprio di non bruciarla in questo modo. Ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di staccare la spina per vivere momenti di relax dopo tanto lavoro. Mi auguro di riuscire a partire entro questa sera. Ho già perso un giorno di vacanza, non ne voglio perdere altri”. Intanto il Codacons sulla vicenda ha invitato i turisti coinvolti a chiedere il risarcimento per i giorni di vacanza persi. “L’ ufficio legale del Codacons sta studiando le varie ipotesi di azioni volte a far ottenere ai vacanzieri il riconoscimento dei propri diritti, sia contro le compagnie aeree che contro i responsabili dello sciopero bianco – ha spiegato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. In particolare si sta studiando la possibilità di una class action europea in favore di tutti i passeggeri che abbiano subito ritardi o cancellazioni delle partenze, finalizzata a ottenere il giusto risarcimento danni”.

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