Un milione di euro, un milione di polemiche
-
fonte:
- Leggo
Un milione di euro, un milione di polemiche. Paolo Bonolis esce allo scoperto e ammette pubblicamente quanto si mette in tasca per l’imminente festival di Sanremo. Lo fa al Gt Ragazzi, il telegiornale per i più giovani del Tg3 e di Raitre. Il polverone si solleva in un attimo. «Un milione di euro per Bonolis a Sanremo è un compenso esorbitante», sottolineano i senatori Riccardo Villari (Gruppo misto), Giovanni Pistorio (MPA) e Marco Perduca (Radicali) annunciando un’interrogazione al Ministro dell’Economia. «E’ davvero scandaloso – commenta Luciano Sardelli, componente della Commissione di Vigilanza della Rai – che per la presentazione di un Festival canoro, per quanto importante, venga corrisposto al presentatore un emolumento di un milione di euro. Un compenso che stride con le difficoltà nelle quali versano i tanti italiani». «Mica poco», esclama giustamente una ragazzina presente al Gt Ragazzi. «Ma in realtà questo è il mercato – prova a difendersi Bonolis – io però lavoro per un anno al Festival anche come direttore artistico». La Rai ha dal 2007 «un obbligo di legge: la pubblicazione degli estremi dei contratti di consulenza, pena l’illeggitimità dei relativi pagamenti – afferma Elio Lannutti, senatore dell’Idv -. Molti di questi contratti sono relativi a noti conduttori di trasmissioni televisive, a partire da Bonolis». Coro a parte quello di Dario Fo: «Sanremo? Il teatro è finzione, è vero, ma non così meschina». «Siamo schifati per il maxi-compenso da un milione di euro elargito a Bonolis per la conduzione del prossimo Festival di Sanremo», tuona il presidente Codacons, Carlo Rienzi: «Sollecitiamo la Corte dei Conti ad intervenire per verificare tutte le spese della Rai relative al prossimo Festival. L’ultima parola a Bonolis, che spiega perché rifà Sanremo: «L’ho fatto una volta sola. Provo a rifarlo per migliorarlo». E per migliorare le tasche.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- OSSERVATORIO TV