27 Gennaio 2010

Un Grande Fratello da record

ROMA. Puntata movimentata e gradita dal pubblico lunedì sera al Grande Fratello con, tra l’ altro, l’ espulsione del concorrente che aveva pronunciato una bestemmia nei giorni scorsi. Il programma di Canale 5 è stato visto da 7 milioni 508 mila telespettatori pari al 31,86 per cento di share. In prima serata su Raiuno c’ era la fiction sulle morti bianche, «Gli ultimi del Paradiso», che ha ottenuto 5 milioni 784 mila ascoltatori e il 20,65 per cento di share. Il risultato di lunedì è stato il record stagionale per il"Grande Fratello 10. Il reality condotto da Alessia Marcuzzi ha raggiunto i seguenti picchi: 8.937.000 telespettatori totali e il 54.4% di share sul target commerciale. A seguire «Mai dire Grande fratello con ascolti pure molto alti: 3 milioni 87 mila telespettatori ovvero il 37,31 per cento di share. Sulla puntata di lunedì (nella quale è stata divisa la coppia formata da Veronica e Massimo, il pugliese è stato squalificato per la bestemmia pronunciata giovedì scorso) ha pesato molto l’ espressa richiesta di diverse associazioni di consumatori. Il Moige, associazione di genitori, aveva presentato una denuncia al prefetto di Roma contro la trasmissione proprio per la bestemmia. «Come avvenuto nelle precedenti edizioni, anche stavolta siamo stati costretti a intervenire e sollecitare la giusta espulsione di un concorrente del GF», ha detto tra gli altri il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «Ma tale episodio, unito all’ infinità di parolacce pronunciate all’ interno del reality, dimostra come la nostra televisione stia peggiorando, grazie a trasmissioni sempre più basate sul turpiloquio e sulle risse verbali. Non c’ è solo la bestemmia del Gf», prosegue Rienzi, «ma esistono numerosi programmi televisivi che, pur di alzare l’ audience, fomentano liti e risse verbali, generando un linguaggio televisivo sempre più volgare e allineato verso il basso. La singola parolaccia in tv può scappare e in determinati contesti può passare anche inosservata, ma oramai la degenerazione è tale che sulle reti televisive italiane un telespettatore è costretto a sentire una parolaccia ogni 20 minuti e un insulto addirittura ogni 8 minuti. Un record negativo che dovrebbe far riflettere gli autori delle varie trasmissioni».
 

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