14 Settembre 2007

Un firma per la biodiversità, contro gli Ogm

Un firma per la biodiversità, contro gli Ogm

Al via anche in Trentino la campagna nazionale Un “patto“ a dodici. Quattrocento punti informativi e di raccolta delle adesioni in tutta la provincia. Associazioni di produttori, della grande distribuzione, ambientaliste e dei consumatori, anche in Trentino, per la prima volta scendono in campo tutte insieme per la difesa della biodiversità e contro gli Ogm, gli organismi geneticamente modificati, al fianco delle ventotto organizzazioni nazionali che hanno dato vita alla Coalizione Italia Europa – Liberi da Ogm. Da domani al 15 novembre in tutta Italia si raccoglieranno firme “per un modello agroalimentare di qualità, legato al territorio e alla sua storia, e soprattutto libero da organismi geneticamente modificati“. Una grande consultazione popolare per far sentire la voce dei cittadini sia a Roma che a Bruxelles. Ieri mattina le delegazioni delle coalizioni regionali si sono presentate: al tavolo trentino Adoc, l`Associazione nazionale per la difesa e l`orientamento dei consumatori; Acli; Cia, la Confederazione italiana agricoltori; Città del vino e Res Tipica, organizzazioni che operano per la promozione e valorizzazione delle risorse ambientali; Codacons, Coldiretti, Federconsumatori; Greanpeace; Legambiente; Sait del gruppo Coop; Slow Food e Wwf (la segreteria organizzativa è affidata a Coldiretti). Ambizioso l`obiettivo: raccogliere minimo tre milioni di adesioni a livello nazionale e sensibilizzare l`opinione pubblica sulla necessità di “adottare un principio della precauzione sugli Ogm e mettere il sistema agroalimentare al centro dello sviluppo del Paese, scegliendo un modello legato alla qualità, sicuro per la salute e rispettoso dell`ambiente, del clima e, soprattutto, libero da Ogm“. “Come Coldiretti – ha detto Oreste Tamanini, vice presidente – da tanti anni lavoriamo in questa direzione, ma è la prima volta che tutte queste associazioni si mettono insieme“. Nell`incontro si è ricordata anche che, secondo le statistiche, l`80% dei consumatori è contrario agli Ogm e il restante 20% si dice disponibile ad acquistarli purché costino meno: “Significa che il 100% dei consumatori non vede di buon occhio gli Ogm“, ha detto Tamanini, ribadendo anche la “mancanza di certezze scientifiche“. Ingenti i numeri della campagna: “Si potrà votare in 400 punti fissi – ha spiegato Stefano Gasperi, della Cia – a partire dai 14 anni. Noi vogliamo difendere la libertà degli agricoltori, che oggi possono produrre le proprie sementi“. Un concetto rimarcato da Tamanini: “Oggi tutti cercano di non omologarsi, i consumatori chiedono prodotti specifici: non ha senso produrre organismi tutti uguali. Produrre secondo la tradizione, la storia: questo è garanzia di democrazia per il consumatore, che può scegliere, e di libertà per l`agricoltore“. La campagna di sensibilizzazione e raccolta firme potrà contare sul supporto della Coop: “La Cooperazione trentina mette a disposizione oltre 350 punti vendita dal 15 ottobre al 15 novembre“, ha assicurato Maurizio Bonmassar, del Sait. Già 39 Comuni hanno aderito alla proposta, ma anche la provincia di Trento, come assicura l`assessore all`agricoltura Mellarini, con una mozione del 2005 ha dichiarato il territorio “Ogm free“. Una messa al bando degli organismi geneticamente modificati, ricorda l`allora assessore Dario Pallaoro, già contenuta nella legge sull`agricoltura del 2003. Informazioni sulla consultazione sul sito www.liberidaogm.org.

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