10 Luglio 2013

“Un’ area monumentale davanti al Colosseo” Rea lancia la nuova Agorà

“Un’ area monumentale davanti al Colosseo” Rea lancia la nuova Agorà

 

RIQUALIFICARE l’ area archeologica centrale, sottraendola agli «usi impropri », ripristinare lo spazio monumentale intorno al Colosseo e, magari, cogliere l’ occasioneper scavare il Foro della Pace. Sono le idee lanciate dal direttore del Colosseo, Rossella Rea, all’ indomani della presentazione da parte del sindaco Ignazio Marino del piano per la progressiva pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali. «In conferenza deiservizi c’ è stata l’ approvazione unanime del progetto. Mai visto un esito così condiviso e in così breve tempo» dichiara Rea. Per la responsabile della tutela dei Fori Imperiali della Soprintendenza archeologica, la pedonalizzazione «dovrà portare a unariqualificazione globale dell’ area archeologica centrale che va sottratta a tutti gli usi impropri: dall’ abusivismo commerciale ai camion bar, fino alle manifestazioni non di interesse culturale e istituzionale». In quest’ ottica, afferma Rea, «l’ interdizione ai bus turistici di piazza del Colosseo sarà un altro passo importante ». Perché, se «i tempi erano maturi per pedonalizzare via dei Fori Imperiali, ora lo sono per fare dell’ area archeologica di Roma un’ eccellenza mondiale, come è accaduto ad Atene intorno all’ Acropoli e all’ Agorà, dove l’ area circostante, più vasta della nostra, è stata pedonalizzata e destinata a usi culturali». Ecco perché, propone il direttore del Colosseo, «approfittando della tempistica della MetroC, si potrebbe scavare il Foro della Pace che per il 70% è ancora nascosto sotto via dei Fori. Si tratta del più importante foro imperiale dopo quello di Traiano, che non aveva una funzione amministrativa, ma culturale». Esso, infatti, «custodiva il bottino della presa di Gerusalemme, aveva una biblioteca, conservava la pianta marmorea di Roma e c’ era probabilmente anche una scuola medica. Portarlo alla luce sarebbe di estremo interesse ». Non solo. Parallelamente al restauro del Colosseo – per cui si attendono le sentenze del Consiglio di Stato sui due ricorsi ancora in ballo – si potrebbe riqualificare lo spazio monumentale circostante. «Ad oggi l’ area esterna è troppo piccola per i 17mila turisti al giorno che visitano l’ Anfiteatro» afferma Rea. «In origine era un grande spazio lastricato in travertino, senza verde e con un’ area di rispetto di 17,5 metri che in parte ancora si conserva. Un’ area a destinazione pedonale, circondata su tre lati da un portico in parte esistente ai piedi del Colle Oppio». Ed è qui che dal passato potrebbe trarre spunto il futuro. «Immagino il Colosseo calato in uno spazio ampio, libero, un po’ “dechirichiano” – ipotizza Rea – Una piazza di pietra, con un’ area a servizio dell’ anfiteatro, con pannelli didattici, indicazioni sull’ offerta espositiva, su visite, prezzi e orari, anche per sventare le azioni di bagarinaggio». Intanto, dopo l’ annuncio di lunedì del sindaco su una possibile partenza del restauro fra una decina di giorni, si registra la polemica del Codacons, che ha presentato il ricorso contro la sponsorizzazione di Tod’ s. «Forse Marino ha avuto rassicurazioni dal Consiglio di Stato – dichiara il presidente, Carlo Rienzi – In caso contrario, sarebbe meglio aspettare la sentenza. Anche perché le decisioni dei giudici potranno sempre essere impugnate per revocazione o in Cassazione».© RIPRODUZIONE RISERVATA.

sara grattoggi

 

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