Un apprendista ai comandi del treno caduto dal ponte
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fonte:
- la Repubblica
Stamattina parlerà la «Dis», la scatola nera del treno 20438 – in servizio sulla tratta Milano-Piacenza – volato giù dai binari fino al cortile posteriore del condominio di via Popoli Uniti 8 alle 22.30 di domenica. E racconterà la verità, la scatola. Se, cioè, come sostiene l´apprendista macchinista G. A., 27 anni, di Domodossola, il treno si è mosso da solo dopo che l´uomo era sceso per azionare uno scambio. O se, come ipotizzano le Ferrovie, e come sostengono gli investigatori della Polfer coordinati dal pubblico ministero Galileo Proietto, G. A. era sul treno, ha ignorato le lucine orizzontali della «marmotta» (il segnale di stop), non si è accorto di aver tallonato (cioè saltato) due scambi e ha frenato troppo tardi per non travolgere respingenti e "tronchino" e finire di sotto. Errore umano, insomma. Il treno, fuori servizio, doveva percorrere 1100 metri per arrivare al Parco centrale, i binari di ricevimento lungo il fascio Est che scorre parallelo a via Ferrante Aporti per la ordinaria pulizia notturna. Dopo aver saltato lo stop ha percorso 400 metri fuori controllo, a 30 chilometri all´ora: senza arrestarsi automaticamente, perché su quel tratto non è previsto lo Scmt, il segnale luminoso che, una volta oltrepassato, determina l´arresto automatico del treno. G. A., che dovrebbe finire a gennaio 2010 i tre anni di apprendistato, «era in possesso – precisano le Fs – di tutte le abilitazioni professionali necessarie per l´attività di manovra che stava svolgendo al momento dell´incidente», il lavoro che in gergo viene definito di «traghettatore». Non era in straordinario, arrivava da un turno di riposo. «è incredibile – spiega un investigatore – di solito riesci a frenare in cento metri. L´ipotesi è che non fosse ai comandi». Gli esiti degli esami alcolemico e tossicologico arriveranno nei prossimi giorni. Sull´incidente le inchieste sono tre. Oltre a quella giudiziaria, ci sono Ferrovie e Regione a voler vederci chiaro. «La società ferroviaria spieghi» tuona Roberto Formigoni. «Aspettiamo di avere chiarimenti» incalza il sindaco Letizia Moratti, mentre il suo vice, e parlamentare, Riccardo De Corato e il vicepresidente dei deputati leghisti, Marco Reguzzoni, annunciano interrogazioni parlamentari. «Ammesso l´errore umano – chiede Adriano Coscia, segretario regionale Orsa – è possibile che la tecnologia nel 2009 non sia in grado di correggerlo?». Rocco Ungaro, Filt-Cgil: «Mai visto un incidente così, bisogna capire bene come sia stato possibile». E Francesco Ferrante, segretario Fit-Cisl: «Fosse vera la versione del macchinista, sarebbe ancora più preoccupante». Il Codacons attacca: «I controlli dell´Agenzia per la sicurezza sono insufficienti. In 15 mesi 38 incidenti in Italia». In tilt, ieri, la circolazione dei treni a Milano: ieri cancellati o spostati a Lambrate, in ritardo tutti gli altri, con migliaia di passeggeri in coda in Centrale.
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