Umts, l’Antitrust stringe i tempi
-
fonte:
- la Repubblica
Il presidente dell’Autorità, Tesauro: arriveremo a fare chiarezza prima della data limite del 30 giugno
ROMA – L’Antitrust vuole stringere i tempi dell’indagine sulla regolarità della gara Umts. “Abbiamo fissato il 30 giugno come data limite – ha detto ieri il presidente Giuseppe Tesauro – ma spero che arriveremo a fare chiarezza prima”. L’inchiesta, del resto, è appena all’inizio. A quando le audizioni delle parti interessate? “Non le abbiamo ancora fissate”. Nel frattempo, su quella che avrebbe dovuto essere la gara del secolo, si è aperto un nuovo giallo: il Financial Times ha annunciato ieri in prima pagina la notizia di una richiesta di apertura di un’indagine da parte dell’Antitrust italiana rivolta alla Commissione europea, ma è stato subito smentito da entrambe.
“Se si dovesse riscontrare una prova di comportamenti scorretti che rientrano nella sfera di competenza della Commissione non ci sarebbe alcuna esitazione a intervenire, ma per ora non ci sono indicazioni di comportamenti concertati tra le compagnie”, ha detto il portavoce della commissione Michael Tscherny. “Il nocciolo dell’articolo del Financial Times non è vero”, ha aggiunto il portavoce del commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti e una smentita analoga è arrivata anche dall’Antitrust in Italia.
Finora, ha ricordato una fonte interna alla Commissione, reclami che riguardano la gara Umts sono arrivati dall’Olanda e dalla Francia, ma non dall’Italia. Per parlare del caso sollevato dal quotidiano britannico (che ha citato non meglio specificate “fonti dell’Antitrust italiano”), si sono incontrati ieri il commissario europeo alla Concorrenza Mario Monti e il commissario alle Telecomunicazioni, lo svedese Erkki Liikanen. Comunque, l’autorità sarebbe pronta a intervenire anche di propria iniziativa.
Di azioni che pendono sul risultato della gara in Italia, tuttavia, ce ne sono anche altre. Nei prossimi giorni si avranno chiarimenti sugli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Roma e mercoledì 8 novembre verranno esaminati (per la richiesta di sospensiva) i ricorsi presentati al Tar del Lazio: quelli di Blu contro il provvedimento del Comitato dei ministri sulla fideiussione di 4.000 miliardi, e quello di Tu Mobile contro la propria esclusione dalla gara per mancanza di garanzie finanziarie. Incerta, invece, la data per quelli delle associazioni dei consumatori Codacons e Adusbef e del consorzio Anthill, che dovrebbero essere discussi nel merito e potrebbero essere bloccati dallo sciopero dei magistrati amministrativi, che inizia domani.
Domani, intanto, tocca all’ Austria misurarsi con l’assegnazione delle licenze per il cellulare di terza generazione. Si sfidano i più importanti gruppi di telecomunicazioni europee, tra i quali Telecom Italia, che partecipa al consorzio Mobilkom insieme a Telekom Austria. Saranno messe a disposizione da 4 a 6 licenze. Le stime dell’incasso si sono mantenute abbastanza prudenti dopo l’esperienza italiana. Non si dovrebbe superare di molto la base di circa 1.400 miliardi di lire.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: Telefonini, umts