Umbria, finalmente novità sulle seicento bollette doppie
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fonte:
- Il Messaggero
Una buona notizia arriva dalla Federconsumatori regionale che si è attivata con Enel gas per chiarire il giallo sei seicento utenti della Valle umbra servizi (Vus) destinatari di bollette doppie. «Ci hanno assicurato che entro fine mese i soldi fatturati e pagati in più saranno stornati e restituiti», fa sapere Alessandro Petruzzi, presidente regionale Federconsumatori. Alle famiglie in questione il vecchio gestore (Enel gas) non aveva riconosciuto il passaggio a quello locale (Vus) recapitando comunque la fattura per la fornitura di gas metano. Che si è andata ad aggiungere a quella del nuovo gestore. Per un caso che si risolve, se ne apre un altro all’ orizzonte legato alle nuove regole in materia di gestione della rete del gas metano. La normativa vigente, infatti, prevede la separazione dell’ attività di vendita, dall’ attività di manutenzione, distribuzione e gestione. Mentre l’ attività di vendita è regolata dalle leggi del libero mercato, per cui ogni utente può acquistare il gas-metano stipulando contratti di somministrazione con qualunque società venditrice operante nel settore, la distribuzione del gas-metano con tutti i servizi connessi (manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione della rete) sono gli enti proprietari della rete, spesso i comuni, che devono affidare tale attività, tramite gara d’ appalto, a società specializzate, sulla base delle normative vigenti e di uno specifico capitolato d’ oneri e specifiche tecniche. «I comuni proprietari di tali reti – conferma Luca Barberini, presidente della Vus – dovranno affidare la gestione e la manutenzione della rete a soggetti specializzati per un certo periodo di tempo. Il tutto andrà ricondotto ad ambiti ottimali secondo indicazioni che devono però essere ancora fornite dai ministeri dell’ Ambiente e delle Attività produttive. E’ possibile che in Umbria i due ambiti corrispondano con le province ma non è escluso che possano essere più estesi, a seconda del numero degli utenti». Si rischia di appesantire le bollette? «Difficile dire oggi che tipo di ricadute in termini di costi possano esserci – aggiunge Barberini – ed anche i benefici per gli utenti al momento non sono quantificabili fin quando non usciranno le gare (il servizio sarà affidato in base all’ offerta economicamente più vantaggiosa, ndr)». C’ è già chi si è mosso su tale versante. «Il Comune di Bastia ha pubblicato il bando – spiega Alessandro Petruzzi – ma è stato "bocciato" perché prima di procedere serve una delibera del Cipe che chiarisca l’ ambito di riferimento ed i criteri delle procedure. Il comune di Perugia, ad esempio, si sta già muovendo, ci hanno riferito, ma prima di procedere aspettano che il Cipe definisca tali criteri». I Consumatori stanno comunque seguendo con attenzione la vicenda. «Non sarà indifferente come sarà fatta la gara – aggiunge Petruzzi – e come saranno impiegati gli eventuali ribassi d’ asta: in alcune realtà, ad esempio, sono stati reinvestiti per favorire le tariffe o introdurre fasce di esenzione meno strette». Il timore è che possano arrivare altri aumenti che andrebbero a pesare su tariffe energetiche già proibitive per gli umbri. «Se prima erano gli extracomunitari a chiedere aiuto per pagare le bollette di luce e gas – spiega Damiano Marinelli, Lega Consumatori Umbria – oggi ci sono sempre più italiani che si rivolgono a noi ed alle Acli: situazioni limite che ora risultano compromesse perché uno dei coniugi, ad esempio, ha perso il lavoro. Oggi è considerato povero chi guadagna l’ essenziale ed al primo imprevisto, vedi una super bolletta, va in crisi e si crea un circolo vizioso. Il problema è che lo Stato ha delegato alle associazioni di volontariato certe situazioni». Così, aiutare le famiglie a gestire il pagamento delle bollette è diventato quasi una quotidianità. «Abbiamo ricevuto persone in difficoltà anche per il pagamento delle bollette dell’ acqua», aggiunge Carla Falcinelli, presidente del Codacons Umbria. «A coloro che si affidano al bollettino postale, ricordiano che la rateizzazione può essere chiesta prima della scadenza». Tra i tanti casi di "bollette pazze" c’ è anche quello di chi si è visto addebitare – lo scorso luglio – più metri cubi di metano di quanti ne abbia consumati (circa 200). Per lo sfortunato cittadino, una sorta di "punto di non ritorno". L’ unica via d’ uscita è pagare, comunque; la beffa è che dopo aver ricevuto due fatture con importo negativo, senza indicazioni sul rimborso, quello stesso utente (un pensionato) si è visto arrivare la bolletta successiva, emessa con i consumi effettivi, per l’ importo totale: senza cioè che fosse detratto il credito precedente. Chiesti lumi al numero verde, la risposta è stata: per spedire il rimborso, Enel gas ha tempo da 30 a 90 giorni dal giorno della richiesta. Il pensionato quindi riavrà i soldi pagati in più a luglio 2009 ad aprile 2010, nove mesi dopo.
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