16 Marzo 2019

Ultrà viola gli gridano “Devi morire”, tifoso del Cagliari muore davvero

 

Cori contro un tifoso colto da malore da parte di alcuni supporter della squadra ospite alla Sardegna Arena durante la partita Cagliari-Fiorentina. L’ episodio è stato riportato da L’ Unione Sarda che ha ripreso alcuni commenti indignati sui social per i “Devi morire” che hanno accompagnato il malcapitato mentre veniva soccorso sugli spalti dagli operatori del 118. L’ uomo è poi morto per davvero, probabilmente a causa di un infarto. In #CagliariFiorentina la memoria di #Astori , è stata rovinata dal coro dei fan della #Fiorentina , “Devi morire”, contro un tifoso del #Cagliari , poi deceduto per infarto. Si predica bene, ma si razzola troppo male. Questo Paese non ha base culturale per rialzarsi. #SerieA – Federico Rana (@FedericoRana1) 16 marzo 2019 Cioè, i tifosi viola che fanno i cori contro un povero tifoso del Cagliari che sta morendo di infarto? Seriamente? La prossima che vedremo cosa sarà, i granata che fanno l’ aeroplanino ai tifosi del Manchester United e viceversa? – Gabriele Porri (@gabrieleporri) 16 marzo 2019 Ecco ma i “tifosi” della Fiorentina che ieri cantavano “devi morire” al tifoso del Cagliari colto da infarto, a Cagliari, presumibilmente dopo che al 13 esimo cantavano “Davide Astori”… che problemi grossi hanno? Che vergogna. – A Master Potato (@AMasterPotato) 16 marzo 2019 In curva sud un tifoso del Cagliari si è sentito male e il personale medico lo ha soccorso. Mentre lo soccorrevano qualche tifoso del settore ospiti gli ha fatto gestacci e gli ha urlato di morire. Visto dalla sottoscritta presente allo stadio. – Erika. (@EryCorona90) 16 marzo 2019 Immediatamente è intervenuto il Codacons che – nel caso quanto riportato dal quotidiano online trovi conferma – chiede sanzioni immediate nei confronti dei tifosi della Fiorentina: partite della squadra viola a porte chiuse per almeno un mese. “Il calcio – si legge in una nota – non può permettersi di diventare veicolo di messaggi di odio e violenza, e le istituzioni sportive, di fronte a questo grave episodio, non possono rimanere inermi, perché si renderebbero complici e istigatrici delle tifoserie violente”.

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