8 Febbraio 2003

Ultime dodici ore di targhe alterne, il momento del bilancio

Ultime dodici ore di targhe alterne, il momento del bilancio …


L?Ulivo: più mezzi pubblici e un prezzo politico per il biglietto del tram



Ultime dodici ore di targhe alterne, il momento del bilancio si avvicina: e le uniche cose sicure – insieme con il crollo dello smog dovuto al vento e del traffico dovuto al resto – sono allo stato le già preannunciate polemiche tra favorevoli e contrari. Di qua gli ambientalisti, di là i commercianti. Di qua il Codacons, che prolungherebbe l?esperimento a tutto il mese, di là i Comuni dell?hinterland,i più isolati e «penalizzati». E per quanto sindaco Albertini e governatore Formigoni ce la mettano tutta per mostrarsi in sintonia reciproca («Le valutazioni le faremo alla fine e tutti assieme», ripetono entrambi), la differente aspettativa che li muove è trasparente quanto basta nei toni: più che bendisposti ad un bis quelli della Regione, assai più cauti quelli del Comune. «Aspettiamo l?ultimo giorno – insiste Formigoni – per dare un giudizio finale. Il traffico ha subìto una forte diminuzione, ma siamo anche consapevoli dei danni economici pagati dalle categorie che lavorano col mezzo privato»: in ogni caso, lasciano intendere i suoi collaboratori, a fronte ai risultati positivi non esiste problema che non possa essere affrontato. «Per ora comunque – è la precisazione di Albertini – nessuna decisione è stata presa. Certo non escludiamo di ripetere l?esperimento: ma neppure di farla finita qui». E se appena l?altro ieri l?assessore comunale Giorgio Goggi era stato ben più duro («La Regione ignora le lamentele dei cittadini, contro lo smog servono più trasporti pubblici, e isole ambientali, e strade più scorrevoli…»), negli ambienti del Pirellone non manca chi gli replica: «Benissimo, e il Comune di Milano cosa aspetta?».
Contro la «freddezza» del sindaco si scaglia pure Legambiente: «Se le targhe alterne non gli vanno – scandisce il responsabile milanese Ennio Rota – faccia delle controproposte: troppo facile fare sempre il signornò». Ma anche i commercianti dal canto loro non si arrendono: «In questi giorni – ripete la Confesercenti – abbiamo perso il 20 per cento, nel bilancio di questa settimana dovremo aggiungere la voce “mancati guadagni causa targhe alterne“. L?esperimento, riconoscono, ha reso «ancor più evidente l?urgenza di interventi strutturali su traffico e trasporti pubblici»: in mancanza dei quali – concludono – basta con le targhe alterne.
Ancora più severo il giudizio dell?«Associazione Comuni Sud Milano», che boccia tanto il Pirellone quanto Palazzo Marino: «Le nostre popolazioni – dicono i sindaci – sono quelle che patiscono i maggiori disagi e disservizi, ma Milano e la Regione non hanno fatto niente». L?incremento dei passeggeri sulle Ferrovie Nord, nel frattempo, è stato in media dell?8-10%, addirittura del 16 nelle ore di punta, con «picchi» anche doppi.
Raggianti intanto autisti dei taxi e clientela connessa: «La domanda è cresciuta del 30% – dice Liberto Gentile dell?Unione tassisti – e l?abbiamo soddisfatta integralmente, con tariffe più basse anche del 40%». «Gli effetti positivi – aggiunge per la Margherita il consigliere regionale Paolo Danuvola – sono stati sotto gli occhi di tutti. Restano da affrontare i problemi di chi con l?auto lavora: per questo oltre a intervenire sui riscaldamenti servono più parcheggi, più mezzi pubblici e, perché no, prezzo politico del biglietto». E magari «una deroga ai divieti – aggiunge la lega con Daniele Belotti – per chi ha più di 70 anni».

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