6 Giugno 2008

Udienza fiume davanti al gup di Campobasso

Un`udienza fiume quella tenutasi davanti al Gup di Campobasso l`altro ieri dove si discuteva per uno stralcio dei capi d`imputazione che, lo stesso Tribunale di Campobasso, aveva archiviato a carico dei giudici sulmonesi, rimettendo le carte alla Procura per verificare l`ipotesi del reato di calunnia commesso da Carlo Rienzi e Giuseppe Ursini nei confronti degli agenti di Polizia dello Sco dell`Aquila. Sul banco degli imputati, ancora una volta, il Sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona che si occupò del caso Roccaraso, Maria Teresa Leacche. Il Pubblico ministero per lei ha chiesto l`altro ieri il rinvio a giudizio con l`accusa di abuso d`ufficio e cioè per aver omesso di astenersi in relazione all`indagine che coinvolgeva l`ex sindaco di Roccaraso Camillo Valentini e il suo vice Giuseppe Di Virgilio e questo nonostante, secondo l`accusa, vi fossero nel centro montano, interessi di famiglia della Leacche, comproprietaria del condominio-hotel Paradiso-Aremogna, dichiarato inagibile dal sindaco Valentini e dal suo vice. Il Pubblico ministero, Mario Mercone, poi, ha chiesto di mandare a giudizio anche Carlo Rienzi e Giuseppe Ursini con l`accusa di calunnia, questa volta per le dichiarazioni rilasciate relativamente alle attività e agli interessi dei magistrati sulmonesi. Sarà dunque compito del Gup, il prossimo cinque luglio, decidere le sorti di questo procedimento, complesso e a tratti contraddittorio, dove parti offese e parti lese spesso si sovrappongono. Certo dopo la sentenza di archiviazione nei confronti dei togati sulmonesi del Gup Stefano Calabria, l`esito dell`udienza del cinque luglio potrebbe essere prevedibile. Tuttavia nelle dichiarazioni spontanee rese l`altro ieri da Carlo Rienzi (quasi due ore di deposizione), il presidente del Codacons ha cercato di demolire l`ordinanza di archiviazione fatta nella scorsa udienza. Toccherà ora alla parte civile e alla difesa dire la propria, prima che il giudice decida se continuare o meno questa interminabile vicenda giudiziaria.

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