8 Dicembre 2010

Tv digitale, azione legale contro la Rai

ALTERNATIVA. Le richieste saranno inviate alle sedi Rai di Trieste e Roma in modo che venga riconosciuto lo sconto sul canone. Meno percorribile il ricorso ad una class action che richiede l’ autorizzazione preventiva da parte del giudice. PREVITI. «E’ inaccettabile – che chi ha pagato il canone ora non possa guardare Rai1, Rai2, Rai3. La televisione non è soltanto un passatempo, bensì uno strumento essenziale per informarsi e anche una "compagnia"». A quattro giorni dallo switch off che ha sancito il passaggio all’ era della tv digitale, a Gorizia continuano le proteste da parte di numerosi cittadini che ancora non riescono a captare i tre canali Rai, anche in pieno centro città. Un disagio che è sfociato in una raffica di telefonate (oltre 50 chiamate nell’ arco di un paio di giorni) all’ Adoc del capoluogo isontino. Di fronte a una simile situazione, l’ associazione dei consumatori sta ora preparando una azione legale finalizzata a chiedere uno sconto sul canone della Rai. «Riceviamo quotidianamente numerose telefonate di protesta – conferma il presidente dell’ Adoc di Gorizia, Ugo Previti (nella foto) – perché nonostante tutti i tentativi di risintonizzazione in certe zone della città non si riescono a captare i tre canali principali, vale a dire Raiuno, Raidue e Raitre. Una cosa paradossale visto che altri canali, magari meno seguiti, sono invece perfettamente visibili. A questo punto, in attesa che la situazione dal punto di vista tecnico si risolva, riteniamo – si affretta a precisare – che sia necessario agire perché quello a cui ci troviamo di fronte è un autentico disservizio». L’ idea, già lanciata nei giorni scorsi, in altre città, da parte del Codacons, è quella di avviare una sorta di "diffida" volta a chiedere quantomeno uno sconto a chi a pagato regolarmente il canone, ma che ora si trova a non poter vedere i tre principali canali della televisione di Stato. «E’ inaccettabile – tiene a puntualizzare Previti – che chi ha pagato regolarmente il canone ora non possa guardare Raiuno, Raidue, Raitre. La televisione non è soltanto un passatempo, bensì uno strumento essenziale per informarsi e in più, per tantissimi goriziani, e specialmente se anziani, rappresenta una "compagna" che aiuta a trascorrere le giornate. Insomma, quello che sta succedendo nuoce alla qualità della vita di questi nostri concittadini». L’ Adoc è quindi pronta a raccogliere le adesioni dei goriziani che, privati della possibilità di guardare regolarmente la televisione, vogliano chiedere alla Rai un "risarcimento": «Invieremo le richieste alle sedi Rai di Trieste e Roma – spiega Previti – in modo che venga riconosciuto lo sconto sul canone». Meno percorribile, invece, il ricorso a una class action che richiede l’ autorizzazione preventiva da parte del giudice. Fin dalla giornata di venerdì, quando è scattato il passaggio al digitale, sono state numerose le telefonate giunte all’ Adoc di Gorizia specialmente da parte degli anziani e subito sono entrati in azione gli operatori del sodalizio al fine di aiutare le persone in difficoltà con la sintonizzazione dei decoder.
 

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