4 Aprile 2010

Tutto cominciò quasi per caso Fu Brini a fare il suo nome Poi un successo dietro l’ altro

HA SCOPERTO la politica per caso nel 1995, quando, dopo la crisi della giunta Pistilli a maggioranza di sinistra e al termine del periodo di commissariamento prefettizio, Ottavio Brini fece il suo nome per la candidatura a sindaco. Marinelli, che la politica l’ aveva allora vissuta solo come elettore («ho votato sempre Dc come la mia famiglia», ha detto più volte), ci mise un bel po’ per convincersi, e lo fece non senza qualche perplessità degli ambienti politici tradizionali. A dargli involontariamente una mano fu una terza lista guidata da Galliano Micucci, ex leader Dc, che si presentò alla linea di partenza sottraendo voti ad Antonio Annibali, candidato «laico» ufficiale della sinistra. Marinelli andò al ballottaggio e fece cappotto. Fu una legislatura sprint e fu premiato cinque anni dopo con percentuale bulgara. Dovette poi interromperla dopo la sentenza con cui i giudici, ribaltando la sentenza di primo grado, dichiaravano incompatibile la professione di medico con il ruolo di sindaco, accogliendo un ricorso del Codacons. La Suprema Corte annullerà poco dopo questa sentenza dandogli la possibilità di stravincere per la terza volta le Comunali. «E’ per me il ricordo migliore – dice – anche perché dietro quell’ esposto si nascondeva la politica che non mi piace». Nel 2007 gli subentra alla grande Mobili, ma lui dimostra il suo feeling con la città, risultando il candidato più votato in assoluto guidando una Lista civica che ha portato in consiglio 4 consiglieri. Segue poi l’ exploit alle Provinciali con cui contribuisce al successo di Capponi. Il resto è materia di questi giorni, con il PdL che lo indica come candidato al Governatorato della Regione. Per la prima volta non ne esce vincente ma guadagna punti in 20 giorni di campagna elettorale e approda in consiglio regionale.

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