27 Aprile 2011

Tutti contro tutti nella guerra per le nuove tariffe dei taxi

Tutti contro tutti nella guerra per le nuove tariffe dei taxi
 

 E’ guerra tutti contro tutti sulle tariffe dei taxi capitolini. Da una parte la Cgil e il Partito democratico, categoricamente contrari a ogni forma di aumento. Dall’ altra il fronte dei Volenterosi guidato dal sindacato Ugl, che chiede adeguamenti tariffari sostanziosi sulla linea della vecchia delibera che in alcuni tratti prevedeva incrementi superiori al 50%. In mezzo, l’ associazione dei consumatori Codacons e il sindacato Uri, che propongono un aumento medio delle tariffe del 10%. Al tavolo delle trattative col Campidoglio siedono decine di rappresentanti di sindacati e associazioni di consumatori e sono già state presentate un totale di 23 proposte, una diversa dall’ altra, con ipotesi risolutive della vertenza taxi. L’ ultima parola nel merito spetta alla giunta capitolina e, nello specifico, all’ attuale assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma. Il quale però fa sapere che sulla formulazione della nuova tariffa taxi non si troverà un accordo al tavolo delle trattative, ma si ricomincerà tutto daccapo: «Entro l’ estate il consiglio comunale voterà una delibera contenente i criteri (costo della benzina, costo delle manutenzioni, assicurazione, inflazione..) sulla base dei quali verificare a quanto devono essere fissate le tariffe dei taxi. Subito dopo si insedierà un’ apposita commissione incaricata di formulare la nuova tariffa sulla base dei criteri dettati dal consiglio comunale». In pratica, il processo che il Campidoglio ha intenzione di avviare è esattamente contrario a quello avviato l’ anno scorso, quando la tariffa era stata inizialmente decisa dalla giunta, poi sottoposta al parere di un’ apposita commissione di congruità e infine sospesa dal Tar. Mentre si attende la sentenza di merito definitiva del Tribunale amministrativo, attesa con l’ estate, il Campidoglio ha deciso si azzerare la vecchia tariffa e formularne una nuova. Questa volta, l’ obiettivo è agire preventivamente: anticipando il passaggio in commissione congruità per evitare un secondo stop da parte del Tar. Nel frattempo, tra le varie associazioni di consumatori, sindacati e partiti politici è battaglia di opinioni. «La nostra posizione è sempre stata quella di non aumentare le tariffe in questo momento di crisi economica», ribadisce Nicola Di Giacobbe, dell’ Unica Taxi Cgil. Dello stesso parere Athos De Luca, consigliere comunale del Pd che rincara la dose: «E’ una follia far pesare sulle tasche dei cittadini gli aumenti delle tariffe dei taxi, meglio agire sugli incentivi e ridurre le spese dei taxisti». E gli incentivi, a quanto promesso dalla giunta capitolina, arriveranno con l’ approvazione del Bilancio 2011, nel quale sono previsti 6 milioni di euro per agevolazioni destinate alla categoria dei taxi: dal numero unico agli incentivi sull’ acquisto di auto ecologiche, fino agli sconti sulla benzina. In pratica, il pacchetto di incentivi, ha l’ obiettivo di ridurre i costi di gestione e limitare la stangata degli adeguamenti tariffari. Basti pensare che, secondo i conti di Di Giacobbe, «l’ istituzione di un numero unico di chiamata consentirà ai tassisti di risparmiare fino a 180 euro al mese di spese per la Radiotaxi».Insomma, gli incentivi dovrebbero anche far rientrare la minaccia di sciopero proclamata dall’ Uri di Loreno Bittarelli che afferma: «Siamo stanchi di aspettare una risposta del Comune». E se il Codacons con Carlo Rienzi spera che il Campidoglio recepisca la proposta di aumentare le tariffe dei taxi mediamente del 10% – proposta alla quale hanno aderito alcune sigle sindacali tra cui l’ Uri – l’ associazione Codici fa sapere che oltre agli incentivi occorre riorganizzare la mobilità, per agevolare il traffico dei taxi. Scettico, invece, il fronte dei Volenterosi, con Pietro Marinelli (Ugl): «Il Comune annuncia incentivi da sempre: ci dicano come, quando e con quali criteri saranno erogati».© RIPRODUZIONE RISERVATA.

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