18 Agosto 2013

Tutti a casa entro martedì I charter fanno la spola

Tutti a casa entro martedì I charter fanno la spola

• ROMA Tutti a casa.A Sharm El Sheik, Marsa Alam e Hurghada atterranno gl aerei decollati vuoti arrivati da Roma, Milano, Bologna, Verona e Catania. Il Ministero degli Esteri ha sconsigliato viaggi nelle località balneari del Mar Rosso e ora c’ è la fila per rientrare in Italia. Turisti in coda pure negli aeroporti di Marsa Matrouh e El Alamein, dovei villaggi turistici con vista sul Mediterraneo sono affollatissimi nonostante la vicinaAlessandria conti morti e feriti per gli scontri tra polizia e Fratelli Mussulmani. «Oggi (ieri) sarebbero dovuti partire per l’ Egitto cinquemila passeggeri soltanto da Fiumicino. Ovviamente dopo lo «sconsiglio» della Farnesina non è decollato nessuno», racconta Marco Carrafelli della Carrafelli Bros, società che assiste una ventina di tour operator. È in piedi dalle quattro del mattino. «Perché da Roma i voli per il Mar Rosso partono quasi tutti prima dell’ alba», spiega. «Quattordici erano i charter programmati, altri otto per domenica. Decolleranno vuoti e serviranno a riportare a casa chi si trova in Egitto, ci sono 19milapersone da riportare in Italia. Entro martedì il piano di rientro sarà completato». «Agenzie e tour operatorhanno avvertito in 24 ore tutti quelli che avevano prenotato le vacanze a Sharm e negli altri villaggi – sottolinea Caffarelli- È stato proposto il rimborso diviaggio e soggiorno oppure una destinazione alternativa, comunque in una località balneare. Il 40% ha scelto quest’ ultima opzione. Ma c’ è pure chi, all’ oscuro di tutto, s’ è presentato in aeroporto con bambini e bagagli. Una ventina i turisti fai -da -te. Pretendevanodi partire lo stesso. Echi se la prende la responsabilità se gli succede qualcosa!» Inutile dire che sono rimasti a terra. Per chiarire che in Egitto è meglio non andare in vacanza è intervenuto pure l’ Enac, l’ ente nazionale dell’ aviazione civile. «I charter che decollano per il Mar Rosso e Il Cairo – afferma il direttore generale Alessio Quarantalo fanno esclusivamente per riportare a casa gli italiani. Decollano vuoti e tornano pieni. Per qualche giorno sarà così». Ieri alle 17 è atterrato al Leonardo da Vinci il volo di Blu Panorama proveniente da Marsa Matrouh con 150 passeggeri a bordo. «Gli scontri al Cairo? Li abbiamo visti in televisione. Da noi era tutto tranquillo». Durante la notte sono atterrati i voli decollati dal Mar Rosso. Quando l’ ultimo turista italiano sarà al sicuro a casa, i charter si fermeranno finché la situazione non tornerà alla normalità. I tour operator vivono ora appesi alle informazioni diramate dalla Farnesina. Al momento restano invece operativi i collegamenti di Alitalia da Malpensa e Fiumicino per Il Cairo. Sono voli di linea e a prenderli c’ è anche chi lavora nel paese africano e numerosi egiziani. «Ci sono passeggeri sia all’ andata che al ritorno. Ovviamente ce ne sono di più al ritorno», fa sapere la compagnia aerea. Attivi pure i voli di Egypt Air. Intanto il Codacons, in una nota, annuncia un ricorso al Tar Lazio contro il Ministero degli Esteri «in favore degli italiani rimasti bloccati in questi giorni all’ interno di resort e strutture ricettive dell’ Egitto». «Diciannovemila connazionali si trovano attualmente nelle località turistiche del paese nordafricano, prigionieri in alberghi e villaggi dai quali è vivamente sconsigliato uscire -sostiene il Codacons – L’ impossibilità di effettuare escursioni nelle più importanti città egiziane e di uscire dai resort, associata alla paura per una situazione di pericolo e di estrema instabilità, rappresentano un danno per il quale gli utenti devono essere adeguatamente rimborsati. I ritardi della Farnesina nell’ inserire l’ Egitto tra le destinazioni sconsigliate sono gravissimi e ingiustificati, perchè hanno spinto migliaia di italiani a recarsi nel paese per ritrovarsi ora reclusiin villaggi e hotel». Per questo motivo il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori sta predisponendo un ricorso collettivo da presentare al tribunale amministrativo del Lazio per«far ottenere rimborsi e risarcimenti a quei turisti italiani in vacanza in Egitto, che hanno visto irrimediabilmente rovinata la villeggiatura».
 

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