2 Luglio 2015

Truffa, il Codacons punta sul rimborso

Truffa, il Codacons punta sul rimborso

CASTELNOVO MONTI Fra timori, lettere ricevute e tante domande sul futuro, prosegue la mobilitazione in Appennino per far fronte all’ enorme truffa Ina Assitalia, con il buco di quasi 20 milioni di euro causato dall’ ex sub-agente dell’ assicurazione Sergio Petroni. Una vicenda che tiene banco da oltre un mese, inevitabilmente, visto che sono coinvolte centinaia di persone con somme anche pesanti investite principalmente in polizze vita. Martedì sera è andata in scena una nuova tappa: una seconda assemblea pubblica proposta dal Codacons, dopo la prima a metà giugno, in un periodo segnato da percorsi tutto tranne che condivisi fra le varie sigle a tutela dei consumatori. Davanti a diverse decine di ascoltatori, al teatro Bismantova hanno parlato diversi rappresentanti del Codacons, coordinati dal presente regionale Bruno Barbieri, che ha ricordato come per fronteggiare la situazione la sua associazione abbia aperto un presidio stabile a Castelnovo, grazie alla collaborazione con gli avvocati Sabrina Tagliati e Alberto Simonazzi. La domanda fondamentale è sempre quella: sarà possibile riavere indietro i soldi investiti? Barbieri si è detto fiducioso che la situazione si sblocchi positivamente nel giro di pochi mesi, almeno per i casi più lineari. Nelle settimane scorse è stato creato un primo tavolo di lavoro nazionale cui prendono parte i referenti nazionali di diverse associazioni dei consumatori e i rappresentati del gruppo Generali, che ha assorbito Ina Assitalia dopo il 2012, ultimo anno in cui Petroni risulta ufficialmente come sub-agente. Fra i quesiti più urgenti, quelli sulla strategia da utilizzare. Barbieri ha sconsigliato di intentare una causa civile, per via dei tempi medi molto lunghi, e di puntare ad una richiesta collettiva di rimborso dall’ assicurazione. Perché, ha sostenuto il presidente regionale Codacons, uno dei principali timori delle compagnie assicurative è quello della pubblicità negativa, con tutte le conseguenti ricadute sull’ immagine del marchio. E proprio per questo potrebbe preferire una “soluzione” rapida. Barbieri ha poi ricordato che il Codacons è in buoni rapporti con programmi tv tipo Le Iene e Striscia la Notizia, e potrebbe anche cercare di chiederne la collaborazione. (adr.ar.)

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