9 Marzo 2007

Troppi morti sulle strade: Bianchi propone il ritiro della patente a vita e megamulte

Pronto il “pacchetto sicurezza“: in arrivo multe piĂą salate e giro di vite sul meccanismo dei punti
Troppi morti sulle strade: Bianchi propone il ritiro della patente a vita e megamulte

ROMA Ritiro della patente “a vita“ in caso d`infrazioni molto gravi, sanzioni alle concessionarie autostradali per incidenti sulle loro tratte e stop agli autovelox usati dai Comuni “per far cassa“. C`è anche questo nel futuro della sicurezza stradale italiana secondo i progetti del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Intanto la settimana prossima un decreto varerĂ  i tre provvedimenti piĂą urgenti del pacchetto presentato mercoledì. Vale a dire: inasprimento delle sanzioni, revisione della patente a punti e intervento d`urto sulle 12 strade piĂą pericolose del Paese. Il pacchetto sicurezza prevede 15 provvedimenti che il Ministero punta a rendere operativi entro l`anno. Le prime tre misure entreranno a far parte di un decreto, ha annunciato il ministro, giĂ  venerdì prossimo. Ci sarĂ  quindi da subito “un forte inasprimento delle sanzioni e in molti casi un raddoppio rispetto a quelle precedenti“. A esempio nel caso della guida sotto l`effetto di alcol o droga: multe fino a 12 mila euro, arresto fino a 6 mesi, confisca del veicolo se il tasso alcolemico supera la soglia di 1,23 g/l e nuove “pene alternative“ come “l`obbligo a fornire assistenza alle vittime d`incidenti stradali che siano rimaste inabili“. “Per quanto riguarda la patente a punti ci sono provvedimenti – aggiunge il ministro – tesi a dare maggiore rigorositĂ  sia alla detrazione che alla restituzione dei punti, visto che quest`ultimo è un giochino che sta diventando troppo facile“. Inoltre Bianchi ha proposto la patente a punti anche per motorini e minicar e l`innalzamento a 16 anni per la guida di entrambi. E per le 12 strade piĂą pericolose, il governo vuole attuare interventi “in un lasso di tempo ragionevolmente breve“: sono la Pontina, la Flacca e l`Appia nel Lazio, Pontebbana, Romea e Postumia in Veneto, Adriatica e Romea in Emilia Romagna, Domiziana in Campania, Paullese e dello Stelvio in Lombardia, Ticinese in Piemonte. Ma il ministro pensa per il futuro anche ad altre misure non ancora previste. Come il ritiro della patente a vita che “sarĂ  oggetto di discussione man mano che verranno adottati i provvedimenti“: “Il mio punto di vista è che dovrebbe essere previsto in alcuni casi, come per chi percorre decine di chilometri contromano in autostrada e provoca un incidente frontale con 4 o 5 morti“. Come le sanzioni alle autostrade se le scarse condizioni di sicurezza sono causa di incidenti: “Basta vedere la Salerno-Reggio Calabria. Avessi avuto i poteri sarei stato assolutamente rigido“. Come gli autovelox, a cui preferisce “i pannelli che indicano il limite e la velocitĂ  di viaggio“, protagonisti di “un meccanismo perverso“ dei Comuni “per fare cassa“: meglio sarebbe se a gestirli ci fosse “un unico soggetto che ha come obiettivo la sicurezza“. Le reazioni non si sono fatte attendere. Ermete Realacci (Margherita) punta il dito contro le poche forze in campo: “Ci sono meno pattuglie della metĂ  degli anni `60, quando i veicoli erano 30 milioni di meno“. Anche il Sindacato autonomo di Polizia sottolinea che “servono 10 mila agenti“. E i Verdi propongono un`ora di educazione stradale nelle scuole secondarie. Intanto Intesa consumatori lancia Un week-end senza incidenti: un invito agli automobilisti a rispettare limiti e norme. Il Codacons chiede anche un giro di vite contro scooter e minicar truccate, e forze dell`ordine fuori dalle discoteche. E l`Aduc boccia l`inasprimento delle sanzioni: “Basta far rispettare le leggi esistenti“. “Se non aumentiamo i controlli sulle strade, l`inasprimento delle pene sarĂ  inutile. E se ci fossero piĂą controlli non sarebbe neppure necessario inasprire le pene“ commenta Pina Cassaniti Mastrojeni, presidente dell`Associazione italiana famigliari e vittime della strada (Aifvs) che conta 80 sedi in Italia: “Servono piĂą pattuglie sulle strade e bisogna fare in modo che per alcune infrazioni i punti non siano piĂą recuperabili. Se è vero che in Italia abbiamo piĂą agenti che in altri Stati Europei, allora forse è il caso di rivedere come vengono utilizzati. Possono anche essere incrementate le pene ma se poi non c`è chi deve sanzionare, allora non serve“. Il pacchetto-sicurezza prevede anche pene alternative come l`obbligo a svolgere servizi di utilitĂ  sociale e a fornire assistenza alle vittime d`incidenti che siano rimaste inabili. Cosa ne pensa? “Si va nella giusta direzione di rieducare le persone a un maggiore senso di responsabilitĂ  e questo è davvero apprezzabile. Come si potrebbe prevedere l`obbligo di partecipare con il Servizio 118 al recupero dei feriti o morti in un incidente. Questo senso di responsabilitĂ  deve però essere generale, non lo si risolve se si pone attenzione solo all`ultimo anello della catena, cioè il conducente“.

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