Trivelle. la viceministro dell’ industria aveva detto di non votare
Invito all’ astensione Bellanova denunciata
ROMAL’ invito all’ astensione sul referendum contro le trivellazioni marine del 17 aprile da parte della viceministro all’ Industria Teresa Bellanova (Pd) «viola la legge», per questo il Movimento 5 Stelle, tramite il senatore Maurizio Buccarella ha presentato ieri presso il comando dei carabinieri del Senato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. Lo ha annunciato il M5S precisando che sono due gli articoli di legge violati. I grillini affermano: «Le leggi parlano chiaro e dicono che ‘è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e multa da 600mila a 4 milioni di lire, il pubblico ufficiale e comunque chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile che, abusando delle proprie attribuzioni e nell’ esercizio di esse, si adopera, fra l’ altro, a indurre gli elettori all’ astensione’». Gli esponenti M5S si riferiscono all’ intervista della Bellanova su L’ UnitĂ del 27 marzo scorso dove la viceministro avrebbe dichiarato che «la cosa piĂą saggia da fare il 17 aprile è non andare a votare». Le leggi, continua il M5S, «si applicano anche in caso di referendum dal momento che il mancato raggiungimento del quorum inficia il risultato stesso della consultazione che è massima espressione di democrazia diretta. Il fatto che la Bellanova sia anche viceministro all’ Industria aggrava la sua posizione».Anche il Codacons è intervenuto sul tema: «Alla luce delle pesanti intercettazioni che hanno portato alle dimissioni del ministro Guidi, il governo risulta assolutamente incompatibile a indire il referendum sulle trivellazioni». E ieri è sceso in campo anche il presidente della commissione Ambiente del Pd, Ermete Realacci, prendendo posizione contro le scelte dei vertici del suo partito: «Non posso condividere la scelta di invitare all’ astensione».
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