7 Giugno 2001

Treni, sempre peggio: appello ai parlamentari

Treni, sempre peggio:
appello ai parlamentari.

Rivolta delle associazioni dei pendolari


Il “treno“ delle associazioni continua il suo viaggio in difesa della ferrovia invitando sulla corsa i nuovi parlamentari reatini. Così, dopo l?esposto alla Procura della Repubblica in difesa dei diritti dei pendolari, una lettera aperta è stata inviata al senatore Angelo Maria Cicolani ed al deputato Guglielmo Rositani. A loro passa la patata bollente della ferrovia. Disservizi, disagi e tagli a corse e coincidenze: lo scenario presente e gli abbattimenti imminenti, preoccupano Assoutenti, Cittadinanzattiva, Tribunale Diritti del Malato, Alleanza Nazionale, Sinistra Giovanile, Federconsumatori, Comitato viaggiatori Rieti-Perugia e Codacons. Sono le stesse associazioni di utenti che viaggiarono provocatoriamente, andata e ritorno, tra Rieti ed Orte con un biglietto Metrebus da 3.500 lire (la tariffa ferroviaria è invece di 14.400 lire) incassando una multa da 50 mila lire.

Nel mirino finisce la Regione («che mostra di considerare Rieti del tutto marginale e di nessuna importanza sul piano dei trasporti»), il presidente Francesco Storace a cui viene ricordato il suo patto con Rieti per lo sviluppo dell?offerta ferroviaria; frecciate al veleno sono indirizzate anche veerso lo staff della Regione guidato dall?assessore ai Trasporti Francesco Aracri, definito «assolutamente incompetente». Non è finita: accuse piovono addosso al direttore regionale delle Fs Sciarra «i cui programmi – afferma Gabriele Bariletti, responsabile nazionale Assoutenti nel settore tariffe – sono rivolti ad incamerare dalla Regione 273 miliardi all?anno di contributi all?esercizio e ad offrire in contropartirta solo quei treni che gli torna comodo programmare».
Tre i problemi emergenti evidenziati nella lettera. In primo luogo il mancato inserimento di Rieti nel “Metrebus“ per i viaggi con transito in Umbria (unico caso in Italia in cui non è valido il sistema tariffario a zone della regione, applicabile per spostamenti che hanno origine e destinazione nel territorio regionale); la la soppressione (da lunedì prossimo) del treno diretto “Rieti-Perugia S.Anna“ (che penalizzerà numerosi studenti e pazienti del day-hospital oncologico nel Policlinico perugino); infine la drastica riduzione delle coincidenze per Roma o Perugia dalla stazione di Terni, causata dal cambio di orario della linea “Roma-Ancona“ non seguito dal riassetto della “Rieti-Terni“.
«In conclusione – la questione è posta a Cicolani, designato dal futuro ministro dei Trasporti Lunardi come suo sottosegretario – è possibile che Rieti debba perdere anche i pochi servizi che oggi la collegano debolmente al resto della regione?».

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