18 Agosto 2009

Treni in ritardo, in arrivo la causa pilota

A chiedere a Trenitalia il risarcimento dei danni esistenziali è lo sportello Codacons di Quarto d’Altino

Partirà in settembre la causa pilota contro Trenitalia per danni esistenziali.  Luciano Ferro responsabile dello sportello Codacons di Quarto d’Altino assistito dagli avvocati Franco Conte e Marco Locas del Codacons del Veneto chiederà un risarcimento per i danni subiti in questi ultimi sette anni a causa dei ritardi dei treni della linea Trieste-Portogruaro-Venezia. Un caso analogo si è già verificato in provincia di Piacenza nel gennaio scorso e un utente ha vinto la causa davanti al giudice di pace. Ma quali sono i danni esistenziali? Ferro che da tempo si batte contro i disservizi causati dai ritardi di treni e che ha spedito migliaia di fax e mail alle istituzioni e alle televisioni tanto da essere chiamato alla trasmissione di Rete 4 Forum, li sintetizza così: «Sono quei danni causati dallo stress fisico e psichico che si riflettono negativamente sull’utente. Il continuo ritardo nei posti di lavoro con conseguente recupero, la disinformazione, le corse soppresse all’improvviso, le carrozze sporche e sovraffollate nelle ore di punta, le toilette che emanano odori nauseabondi e spesso inaccessibili. Le porte dei treni continuamente fuori uso e in molte carrozze in estate manca l’aria condizionata». E aggiunge: «Pur pagando in anticipo l’abbonamento ferroviario, i turnisti si trovano spesso nelle condizioni di dover usare mezzi propri come l’auto o altri mezzi di trasporto pubblico, sostenendo ulteriori spese e tutto ciò pesa sul bilancio familiare a fine mese». È stato inoltre calcolato che ogni anno un singolo utente, considerate le corse dei treni sia all’andata che al ritorno, arriva ad accumulare un ritardo che di media va dalle 70 alle 100 ore. Il 26 gennaio nella sede di Trenitalia erano stati ricevuti dai vertici regionali i comitati delle varie province. Il 17 marzo all’Hotel Bologna di Mestre anche i consiglieri regionali della maggioranza e dell’opposizione avevano raccolto le richieste dei pendolari da portare in consiglio regionale, per la linea Trieste-Portogruaro-Venezia era presente il portavoce Gianni Foffano. «Trenitalia in quell’occasione ci aveva fatto molte promesse – conclude Ferro – però da gennaio la situazione non è cambiata, anzi semmai peggiorata». In molti sperano nel nuovo contratto di servizio con i treni a catalogo che prevede nuovi investimenti di notevole entità. Ciò servirà a migliorare qualitativamente e quantitativamente il materiale rotabile con benefici per gli utenti.

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