QUARTO D’ ALTINO. Ancora ritardi sulla tratta Trieste-Quarto d’ Altino. A segnalare il disservizio è ancora una volta l’ instancabile Luciano Ferro, portavoce dei pendolari e responsabile del Codacons di Quarto. «Lo scorso fine settimana – spiega – il treno delle 7.15 del mattino ha portato cinque minuti di ritardo, ma quel che più lascia perplessi, come sempre, è il fatto che salirvi e trovare un posto a sedere era come cercare l’ acqua nel deserto. Vagoni insufficienti per trasportare tutta la gente in attesa. Nonostante sia oramai nota la calca dei pendolari specialmente in determinate fasce e convogli, non si fa mai nulla per aiutare chi al mattino presto si mette in «moto» per andare al lavoro a Venezia». Prosegue Ferro: «Lo stesso giorno il treno diretto per Venezia delle 18.24 aveva più di 20 minuti di ritardo. Viene sempre da chiedersi perché la Regione Veneto impartisca le multe a Trenitalia, quando i problemi sono altrove. Stornare alcune decine di euro ai pendolari annualmente per i disservizi patiti non pareggia le bili che i viaggiatori si prendono tutto l’ anno. I problemi – aggiunge Ferro – dovranno essere risolti dando a Trenitalia materiali idonei per il trasporto ferroviario e modificando il contratto tra Regione e la stessa Trenitalia». Tra le richieste dei pendolari, anche le pensiline per ripararsi dal vento e dalla pioggia, che non sono mai state realizzate. (m.a.)

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