9 Settembre 2018

Treni, dopo il caos le scuse e i rimborsi «Sarà class action»

il venerdì nero dell’ alta velocità tra roma e firenzeinsorgono i consumatori. ieri altri disagi a torino
Il «venerdì nero» dei treni è ormai alle spalle. I disagi e i ritardi sulla linea dell’ Alta velocità Roma-Firenze sono stati riassorbiti nel corso della giornata di ieri. Adesso è il momento delle polemiche, delle scuse di Trenitalia e delle minacce di class action dei passeggeri per ottenere i risarcimenti, dopo un viaggio da dimenticare. Venerdì, prima delle 16, un guasto alla linea elettrica di alimentazione sulla linea per l’ Alta velocità Roma-Firenze, aveva bloccato un treno e provocato ritardi fino a 240 minuti, con un «effetto domino» sul sistema ferroviario in tutta Italia. La situazione era andata peggiorando nel corso della serata, per poi tornare alla normalità solo ieri. A bordo del Frecciarossa partito da Roma e diretto al Nord, che si è fermato a Settebagni, alle porte della Capitale, c’ era anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. «Mi pare ci sia una certa improvvisazione nel tentare di risolvere la situazione», aveva detto il governatore Rossi durante la fase più calda dei disguidi, pronto a chiedere spiegazioni dell’ inconveniente. LE SCUSE «Fs, Rfi e Trenitalia, che porgono ai viaggiatori coinvolti le proprie scuse, si sono da subito attivate per assistere i viaggiatori e per risolvere le anormalità che, anche a causa del traffico ferroviario molto intenso, hanno determinato notevoli disagi», sono state le giustificazioni del gruppo. Trenitalia, consapevole del caos, ha annunciato il rimborso integrale del biglietto e un bonus dello stesso valore per chi si trovava sul Frecciarossa Roma-Firenze rimasto fermo venerdì e il rimborso integrale del biglietto anche per tutti i viaggiatori degli altri treni ad alta velocità arrivati a destinazione con un ritardo superiore ai 180 minuti, una «misura anche questa non prevista dai regolamenti comunitari adottati da Trenitalia», che prevedono il 25% del prezzo sopra i 60 minuti e il 50% sopra i 120. Su Facebook e gli altri social molti utenti hanno sfogato la loro irritazione, mentre il Codacons si è detto «pronto alla class action» contro le società ferroviarie per i disagi agli utenti. I «DANNI MORALI» «Un’ emergenza che è stata senza dubbio gestita in modo pessimo, come dimostrano le tante denunce dei viaggiatori sul fronte della mancanza di informazioni», attacca il presidente Carlo Rienzi, «i gestori ferroviari devono risarcire tutti i passeggeri coinvolti nel caos, non solo con il rimborso integrale del biglietto, ma anche con un indennizzo per i ritardi e i danni morali subiti. Se le due aziende non accoglieranno le nostre richieste, il Codacons si farà portavoce di una class action». E ieri nuovi disagi, sul nodo di Torino. Un «inconveniente alla linea elettrica di alimentazione dei treni» alla stazione di Porta Nuova – spiega Rfi – ha provocato, alle 6 del mattino, un «rallentamento» del traffico. Otto treni ad alta velocità per Roma e Salerno hanno accumulato ritardi fino a 70 minuti. Problemi anche per i regionali: 4 sono stati cancellati, 7 sono stati limitati nel percorso e 15 hanno subito dei ritardi.

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