8 Dicembre 2021

Tredicesima, in arrivo 44 miliardi per 35 milioni di italiani. Importo medio di 1.200 euro

La tredicesima torna a crescere. Dopo il crollo del 2020, quest’anno l’ammontare della mensilità aggiuntiva dovrebbe arrivare a 43,7 miliardi di euro, oltre 360 milioni in più dello scorso dicembre ma ancora 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Un’iniezione aggiuntiva che dovrebbe generare una spinta di 21 miliardi per gli acquisti nel periodo delle feste, circa 2,7 miliardi in più rispetto al 2020.
A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio Swg. A ricevere la tredicesima saranno oltre 35 milioni di italiani tra pensionati e lavoratori dipendenti, per un importo medio di poco superiore a 1200 euro netti.
«Quest’anno la tredicesima dovrebbe dare una spinta ai consumi ben più consistente dello scorso anno», commenta Confesercenti. «Un aumento dovuto in primo luogo alla ripresa del lavoro dopo lo stop imposto dalla pandemia e alla conseguente riduzione dell’indebitamento. Un segnale che lascia ben sperare, anche se non mancano elementi di preoccupazione. La crescita del risparmio, aumentato per il secondo anno consecutivo, è legata ad un persistente stato di incertezza, a sua volta dovuto al prolungarsi dell’emergenza sanitaria. Serve un’iniezione di fiducia: acceleriamo sulle quarte dosi e sgombriamo l’orizzonte dall’ipotesi di nuove restrizioni, che peggiorerebbero il deterioramento del clima e porrebbero un’ipoteca sulla ripresa in atto».
La destinazione delle tredicesime in arrivo nelle tasche degli italiani è un segnale preoccupante
perchè attesta le incertezze delle famiglie circa il futuro del Paese. Lo afferma il Codacons, commentando lo studio di Confesercenti. «Condividiamo in pieno i timori espressi dalle organizzazioni dei commercianti – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’utilizzo che gli italiani faranno delle tredicesime rispecchia infatti il clima di grande incertezza sul futuro dell’Italia: non a caso si riduce la quota destinata ai regali mentre aumenta in modo considerevole la propensione al risparmio da parte delle famiglie. Alla base di tale modifica nella destinazione delle tredicesime non solo l’emergenza sanitaria in corso, ma anche l’allarme prezzi e bollette che sta generando paura tra i consumatori, con una larga fetta di popolazione che decide quest’anno di mettere da parte i soldi per far fronte ai rincari odierni e a quelli che scatteranno il prossimo anno». «Un ulteriore segnale che dovrebbe spingere il Governo ad adottare misure urgenti per contrastare la crescita dei prezzi al dettaglio e difendere il potere d’acquisto delle famiglie che si sta erodendo giorno dopo giorno» – conclude Rienzi.

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