Tre incidenti sul lavoro, in sei giorni, a MilanoFiori
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fonte:
- Leggo
Un morto e due feriti gravi. E’ il bilancio del terzo, in sei giorni, grave incidente sul lavoro avvenuto ieri a MilanoFiori, Assago: un montacarichi è precipitato nel vuoto dal quinto piano. Non ce l’ ha fatta Massimo Bertasa, 41 anni, di Cologno Monzese, sposato e padre di una bimba. A Niguarda e all’ Humanitas sono ricoverati Giuliano Pasquale, 31 anni, originario di Cosenza, e Giovanni Kazari, 34 anni, albanese regolare. Sono entrambi gravi con lesioni importanti alla schiena. Tutti sono addetti di una ditta di autotrasporti di Pioltello (Mi). Ancora poco chiara la dinamica dell’ incidente. Quel che è certo è che i tre stavano caricando su un montacarichi un rack, un mobile in alluminio contenente dei server, molto grosso, più lungo dell’ altezza dell’ ascensore e lo stavano inclinando per farcelo entrare. Quello che è successo dopo è dubbio: se i tre siano riusciti a entrare in ascensore o se invece la capsula abbia ceduto a metà dell’ operazione o se abbiano commesso qualche manovra azzardata. Quel che è certo è che c’ è stato un volo di quasi 21 metri, dal quinto piano al seminterrato, e il mobile e uno degli operai, uno dei due feriti, sono stati trovati sul tetto del montacarichi. All’ interno c’ era invece Bertasa, morto sul colpo e l’ altro operaio, forse salvo perché rimbalzato sul corpo del collega. Toccherà ai vigili del fuoco e ai vigili urbani di Assago capire cosa sia accaduto: il mobile pesava all’ incirca 100 chili e il montacarichi è in grado di portare due tonnellate. La magistratura ha aperto un’ inchiesta contro ignoti. L’ azienda coinvolta è la T-systems Italia, una ditta informatica, l’ ascensore era vecchio di quasi 30 anni ma la manutenzione era costante. Il Codacons: «Ogni anni ci sono quasi 40.000 incidenti sugli incidenti. Non c’ è adeguata manutenzione da quando i controlli sono una formalità semplice e costosa, fino a 200 euro». «Il numero intollerabile di incidenti mortali che si sono registrati in questi giorni richiama sempre di più la doverosa responsabilità da parte di tutti, a partire dal governo, per una più intensa attività di azione, di prevenzione ma anche di repressione. La sicurezza non deve essere considerata solo un costo ma uno dei fattori principali per la produttività del sistema nazionale». Così Vincenzo Scudiere, segretario Confederale Cgil.
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