Traumi solo a Baggiovara, esposto e interrogazione in Regione
-
fonte:
- Il Resto del Carlino
E’ STATO depositato in Procura l’ esposto del Codacons che chiede perché la pensionata di Modena sentitasi male in via Menotti la scorsa settimana, è stata portata all’ ospedale di Baggiovara (dove purtroppo è deceduta) anziché al vicinissimo policlinico. Un caso che ha scatenato la polemica – sollevata dal direttore del pronto soccorso del policlinico, Daniele Giovanardi – il quale non trova deontologicamente giusto che tutti i traumi e i pazienti gravi vengano trasportati a Baggiovara anche se l’ ambulanza interviene vicino al policlinico. Per Giovanardi, insomma, le ambulanze devono correre, a parità di attrezzature, all’ ospedale più vicino. In merito il consigliere del Pdl, Enrico Aimi, ha presentato un’ interrogazione urgente in Regione: «Considerata la drammaticità dell’ accaduto e quanto emerso sulla suddivisione in emergenza extraospedaliera delle centralizzazioni dei pazienti tra i due ospedali cittadini – dice Aimi – chiediamo spiegazioni all’ assessore competente. Chiediamo se è vero che, un caso di media gravità (come quello della pensionata) possa essere serenamente trasportato in un ospedale non vicino. Ma soprattutto – aggiunge il vicepresidente provinciale Pdl – vogliamo capire se si sarebbe potuta salvare una vita, risparmiando quella manciata di minuti». Le condizioni della donna deceduta per embolia polmonare sono peggiorate improvvisamente e, come ha sottolineato la dirigente di Modena Soccorso, nessuno avrebbe potuto salvarle la vita né il tragitto dell’ ambulanza ha influito su quello che è successo. «In attesa delle risposte che non tarderanno ad arrivare – conclude Aimi – una cosa è chiara: la consueta arroganza con la quale i vertici delle istituzioni modenesi hanno replicato alle tematiche sollevate dal primario del pronto soccorso del policlinico di Modena». «Confermiamo le prese di posizione del sindacato Snami-Cimo sul diritto negato ai medici di esprimersi secondo deontologia professionale – dice Giovanardi – Di fronte a criticità evidenti dal punto di vista clinico assistenziale si risponde con grande arroganza evitando di affrontare i problemi (il riferimento è alla risposta dei presidenti della conferenza territoriale, Pighi e Sabattini, ndr ), se non ribadendo l’ autorità gerarchica e che i medici devono essere meri esecutori di ordini. Ricordiamo agli amministratori che i medici hanno il diritto alla disobbedienza civile qualora le indicazioni ricevute vadano contro l’ interesse dei pazienti». val. b.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SANITA'