Traumi, Policlinico o Baggiovara? Scatta la diffida sulle emergenze
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fonte:
- Il Resto del Carlino
DANIELE Giovanardi torna all’ attacco sulla questione del dualismo Policlinico-Baggiovara per quanto riguarda la gestione dell’ emergenza traumi. Appoggiato dal Codacons, dall’ Associazione famigliari vittime della strada e in veste di rappresentante del sindacato Snami, il direttore del pronto soccorso di via del Pozzo ribadisce quella che a suo parere è un’ assurdità; e cioè che un cittadino vittima di un trauma, (incidenti stradali, domestici etc..) debba essere trasportato all’ ospedale di Baggiovara anche se l’ incidente avviene a due passi dal Policlinico, ad eccezione dei bambini fino a 14 anni e delle donne in stato di gravidanza che invece dono destinati al pronto soccorso di via del Pozzo. «Il Policlinico ? spiega Giovanardi ? è super attrezzato per affrontare qualsiasi emergenza e lo dimostra il fatto che trattiamo donne incinte e bambini fino a 14 anni con traumi molto gravi. Questo richiede una risposta di prim’ ordine, qualità che rischia di decadere per mancanza di allenamento dal momento che l’ equipe ospedaliera tratta traumi molto gravi raramente, una o due volte al mese». Giovanardi si appella all’ opinione pubblica affinchè venga garantita una frequenza di emergenze di traumatizzati adulti, ora destinati a Baggiovara, in modo da mantenere alta la qualità della risposta al Policlinico. Richiesta che secondo il direttore del pronto soccorso doveva essere accolta e rientrare nel Pal ma alla quale non è stato dato seguito. Giovanardi sottolinea l’ importanza vitale del tempo entro il quale un ferito arriva al pronto soccorso, tempo che si allunga nel caso del trasporto a Baggiovara se l’ incidente avviene in centro o in prossimità del Policlinico. «Si crea inoltre un corto circuito nel caso ad esempio che un ferito si presenti al Policlinico. Cosa deve fare il medico? Accoglierlo? E se muore cosa succede?» A dare man forte a Giovandardi è Fabio Galli del Codacons che, insieme all’ avvocato Massimo Grillenzoni, ha redatto una diffida indirizzata a Regione, Provincia e Comune, oltre che ai vertici del 118, per sostenere, sulla base di alcune sentenze della Cassazione, che il medico ha il dovere deontologico di tutelare innanzitutto le esigenze del paziente prima di seguire qualsivolgia direttiva e linee guida. Daniele Giovanardi è tornato infine sul problema del sovraffollamento del Policlinico. «Da due mesi ? dice ? i pazienti fuori dai reparti ordinari sono 50. La dirigenza ha detto che è un aspetto che riguarda il Pal e deve essere risolto a livello più alto».
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