23 Febbraio 2010

TRASPORTI. FS: niente più prima e seconda classe su AV. Consumatori: “Assurdo”

Non solo banda larga e Wi-Fi. Sui treni Alta Velocità scomparirà la distinzione fra prima e seconda classe per avere "quattro livelli di servizio". Ma l’annuncio dato dall’amministratore delegato di FS Mauro Moretti non ha affatto convinto le associazioni dei consumatori, che chiedono di garantire igiene e sicurezza piuttosto che introdurre quattro classi di viaggio.

L’annuncio sul cambio di rotta nella divisione delle classi di viaggio dell’AV è stato fatto ieri da Moretti: " Durante l’anno – ha detto – supereremo il concetto di prima e seconda classe, sostituendolo con quello di ‘quattro livelli di servizio’. Prevediamo così di offrire viaggi che varieranno dal livello base fino ad un’offerta tra le migliori al mondo".

Un annuncio che è stato accolto con criticità da Federconsumatori e Movimento Consumatori: "Viste le gravi carenze complessive del servizio ferroviario in Italia, troviamo assurdo l’annuncio dell’Ing. Moretti circa l’abbandono della distinzione tra prima e seconda classe e l’adozione di 4 livelli di servizio per quanto riguarda l’alta velocità – hanno detto le due associazioni – Prima di pensare a nuove classifiche, che rischiano di essere l’ennesima strategia per aumentare i prezzi, senza adeguato servizio, sarebbe meglio che si facessero funzionare in termini di puntualità, sicurezza e igienicità le attuali due classi, che troppo spesso non sono all’altezza di un paese avanzato. E questa sarebbe già un grande evoluzione".

I treni continueranno ad arrivare il ritardo, commenta a sua volta il Codacons. "Moretti può mettere quanti livelli vuole sulle carrozze, ma se un treno arriverà a destinazione in ritardo, questo varrà per tutti i passeggeri, di prima categoria come di quarta, eliminando le classi proprio come "A Livella’ di Totò – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Ciò per dire che la vera rivoluzione nel settore ferroviario sarebbe far arrivare i treni sempre puntuali e puliti; solo dopo si può pensare a livelli di comfort differenziati per venire incontro alle esigenze dell’utenza".

"Non dimentichi poi Moretti la questione dei pendolari. Nonostante le promesse – conclude Rienzi – il servizio per costoro non sembra affatto migliorato, e tutti gli investimenti sembrano diretti solo a favorire l’Alta Velocità, a discapito di chi quotidianamente utilizza il treno per recarsi a scuola o a lavoro".

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