«Trasparenti e corretti» nella vicenda argentina
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fonte:
- Il Resto del Carlino
ROMA ? Banche e investitori finanziari e creditizi si sono comportati con «trasparenza e correttezza» nella vicenda Argentina. È la Banca d`Italia a ricordarlo nella lettera che ha inviato in risposta all`Intesa dei consumatori (Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc) da cui era stata chiamata in causa per la vicenda legata ai Bond argentini.
La Vigilanza ricorda che «l`investimento in strumenti finanziari presenta profili di rischio connessi alla situazione dell` emittente e all`andamento dei mercati finanziari; la valutazione del rapporto tra rendimento e il rischio associato agli strumenti finanziari è rimessa alle autonome determinazioni degli investitori». Nella fattispecie della vicenda argentina, dice la risposta di Bankitalia alle associazioni dei consumatori, «si fa presente che le questioni segnalate sembrano attenere a profili di trasparenza e correttezza dei comportamenti dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento. Resta fermo che la tutela di eventuali interessi che si presumono lesi nell`ambito di controversie sorte con gli intermediari relativamente a profili di natura contrattuale – aggiunge ancora la nota – è comunque rimessa alla competente autorità giudiziaria».
Nel caso di obbligazioni emesse da uno Stato estero, prosegue la banca centrale, «l`acquisto di titoli della specie presenta inoltre specifici profilo di rischio connessi al cosiddetto «rischio Paese», che si configura come il rischio di perdite legate ad una serie di fattori tra i quali, ad esempio, performance sul servizio del debito e andamento dei mercati, situazione macroeconomica, assetto istituzionale del relativo sistema economico».
«Altro che correttezza e trasparenza. Il sistema bancario italiano ha messo a repentaglio l`1% del Pil investendo in un solo Paese, peraltro ad altissimo rischio».
Risponde così l`Intesa dei consumatori alla Banca d`Italia che ha assolto le banche e gli investitori finanziari per il comportamento tenuto nella vicenda dei Bond argentini.
«Il debito argentino all`estero è pari a 60 miliardi di euro – ricorda il presidente dell`Adusbef, Elio Lannutti – di cui 15 miliardi in mano alla sola Italia. Già solo questo dato smentisce la correttezza e trasparenza del sistema bancario – insiste Lannutti – Come fa, infatti, un sistema bancario ad aver messo a rischio l`1% del Pil, investendo in un Paese ad altissimo rischio? 350 mila risparmiatori italiani (ma secondo noi sono 400 mila) hanno in mano il 25% del debito argentino.Un sistema bancario serio, trasparente e corretto non l`avrebbe fatto. Noi come Intesa dei consumatori ribadiamo le nostre convinzioni che adesso troveranno sbocco anche nelle aule dei Tribunali».
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