Trash e risse, la tv del 2006 ha offerto poco altro
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fonte:
- Messaggero Veneto
Trash e risse, la tv del 2006 ha offerto poco altro
Spenta, accesa, col solo puntino rosso. Come la vogliamo questa tv? Un po` e un po`. Ecco. L`elettrodomestico più infingardo sta per girare il suo cinquantaquattresimo calendario. Bene. Dietrofront. 2006: nulla di così fiammante rispetto al 2005 e al 2004. Tiriamo a campare zappando come bestie. Raro stare fermi, partite a parte. E sempre che il tuo team del cuore ne abbia già segnati tre. Eravamo tentati di fare un furbissimo copia/incolla con l`articolo di fine 2005. Ci poteva stare, con un mini aggiornamento. Il magma ha una capacità incredibile di rigenerarsi. È tornato Santoro, ripartito dall`Anno Zero. Coi capelli biondi. C`era il rischio di confonderlo con il nuovo James Bond. Non ha avuto il pass Daniele Luttazzi, che scorrazza ancora per i teatri, mentre Enzo Biagi – il 10 dicembre da Fazio – si è lasciato scappare un “mi rivedrete in tv, presto“. Fine gennaio: a Domenica in Adriano Pappalardo e Antonio Zequila non se le mandano a dire, insultandosi a più non posso. Il cantante/attore parla male della madre di (?, vorremmo definirlo in qualche modo, ma non ci viene in mente un tubo), comunque la madre di Zequila, e il signor Antonio s`infuria come un muflone osando pure un “Ti uccido“. Mara Venier scivola metaforicamente dai tacchi e si scusa come può. In quel momento vorrebbe essere Maria Bianchi, impiegata di banca. Della zuffa all`ora del tè se ne parla per settimane, usando a dismisura il termine “trash“, la definizione più abusata in un qualsiasi dialogo e monologo sulla tivù. Anche nelle case della Maria De Filippi – Amici e Uomini e Donne – non si scherza. Ragazzotti e ragazzotte in calzamaglia urlano e sbraitano. Se avessero delle armi sarebbe strage. E tutto sotto lo sguardo amorevole di zia Mary. La rissa fa godere, a quanto pare. Orgasmi dei pubblicitari, in primis, che vedono schizzare l`auditel, degli autori che le provocano, del pubblico frustrato. Facce tese all`Isola dei famosi, al Grande Fratello, in Fattoria (la Ricciarelli è bocciata dal Codacons per “arroganza, presunzione e mancanza di rispetto“, così come Alessia Fabiani), a Porta a Porta, a Ballarò (beh, lì è anche comprensibile), ad Anno Zero, a Mi manda Raitre, ovunque. S`inventeranno anche il “Meteo incazzato“, per chiudere il cerchio. “Domani, porca tro… pioverà, accidenti agli astri, stramaledetti…“). Simona Ventura regina dei Telegatti e degli Oscar tv. Poi si fa incastrare da un`intervista a Luciano Moggi a Quelli che il calcio. Pollice verso. Paolo Bonolis scivola dal paradiso delle Poste, all`inferno del Fattore C. A Mediaset i trasfughi Rai non hanno mai avuto un gran fattore C. Stessa sorte di Amadeus, da magno notaro dell`Eredità, a panchinaro di Cologno Monzese. Buon per Carlo Conti, recordman con il game show di Raiuno. La scossa piace una cifra. Così come Flavio Insinna, che ogni sera si fa gli Affari tuoi e rende pan per focaccia a Striscia. Buona domenica va ben oltre il fondo del barile. Mai così in basso come quest`anno. Tanto che uno dei fidi, Claudio Lippi, sbatte la porta e se ne va, promuovendo un minuto di silenzio in segno di protesta. All`ennesima litigata il grande capo degli autori Cesare Lanza stacca la spina in diretta, lasciando mute le tigri mentre si sbranano. Autocensura, sì, ma non basta. Si persevera. I sessant`anni di Carla Fracci e delle gemelle Kessler ci consegnano un buon motivo per l`amarcord nei gustosi Sessanta televisivi. Forse anche allora c`era vallettopoli, anzi – sicuramente – ma la qualità imponeva la sua regola. Morandi e Celentano, che quegli anni li hanno vissuti alla stragrande, non mancano quasi mai il “cu cu“ annuale. Non facciamoci prendere dal panico ammonisce Gianni, e intanto svela la sua personalità “bastarda“, tanto da metter in allarme Fiorello, che se la spassa a pigliarlo per i fondelli. L`Adriano, invece, accetta a sorpresa l`invito di Fazio e annoia coi suoi soliti strali al mondo intero. Se non ci fosse stata la Littizzetto c`era un buon motivo per l`eutanasia globale. Entrambi stanno comprensibilmente esaurendo il bonus di apparizioni che il Signore ha consegnato loro. Fiore, a proposito, salta in tv dalla radio. E fa il botto la domenica sera, con la stizza pubblica di Fazio per quella manciata di pubblico perso. Rosario è l`unico a donare al bolso mezzo un minimo di dinamicità. Mentre la tendenza è quella di una fuga verso Sky, la fiction made in Italy regge e fa boom con Falcone, Papa Luciani e Capri. Un mezzo flop lo fa invece il Sanremo di Panariello. Nessun timore: l`edizione del 2007 la presenterà Pippo Baudo. Direttamente dal palco del “Jurassic Park“ di Spielberg.
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