Traghetti, il ticket raddoppia L’ Antitrust manda la Finanza
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fonte:
- La Stampa
In vista dell’ estate 2011 i prezzi dei traghetti per la Sardegna aumentano da non credere: la Guardia di Finanza dice che in media sono raddoppiati, e dato che lo hanno fatto tutti insieme l’ Antitrust apre un’ inchiesta. Per chi va in vacanza in Sardegna via mare il rincaro varia fra il 90 e il 110 per cento rispetto alle tariffe dell’ anno scorso, con punte fino al 150%. Chi avesse già pagato i biglietti non disperi: se l’ istruttoria va a buon fine potrà ottenere un rimborso. L’ istruttoria dell’ Autorità di Antonio Catricalà dovrà verificare, in particolare, «se l’ aumento generalizzato e significativo dei prezzi dei servizi di trasporto marittimo sui collegamenti da/per Civitavecchia, Livorno e Genova a/da Olbia-Golfo Aranci e Porto Torres nel periodo estivo 2011 sia il risultato di un’ intesa finalizzata a evitare un corretto confronto concorrenziale su queste rotte». Il sospetto è che le compagnie di navigazione abbiano costituito un «cartello» per mettere i clienti di fronte al fatto compiuto: rincari per tutti ai quali non si può sfuggire rivolgendosi a un’ altra società. Il provvedimento di avvio dell’ istruttoria è stato notificato ieri nel corso di alcune ispezioni condotte in collaborazione con il Nucleo speciale tutela mercati della Guardia di finanza alle compagnie di navigazione Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Forship (marchio «Sardinia Ferries») e alle loro società controllanti. L’ Antitrust rileva che queste compagnie «rappresentano i principali operatori sulle rotte interessate dagli aumenti e ne rappresentano una parte sostanziale, non inferiore al 75% in termini di frequenze e al 60% in termini di passeggeri». L’ avvio dell’ indagine è stato deciso, spiega il Garante, «alla luce delle numerose segnalazioni arrivate all’ Autorità da privati cittadini, associazioni dei consumatori e dalle Regioni Sardegna e Liguria, che denunciavano significativi incrementi dei prezzi relativi al periodo estivo 2011». La nota prosegue osservando che «le analisi preliminari condotte dagli uffici dell’ Antitrust sulla dinamica dei prezzi delle compagnie private confermano un incremento generalizzato dei prezzi praticati dagli operatori, incremento medio stimato nell’ ordine del 90-110% rispetto ai prezzi dell’ anno precedente». Per l’ appunto un raddoppio, problematico da giustificare, almeno di primo acchito visto che il tasso d’ inflazione in Italia è del 2,6% e già è giudicato molto alto; certo il petrolio ha corso di più, ma nel maggio di un anno fa era sui 70 dollari al barile e adesso è sui 100, e oltretutto il costo della materia prima è solo una frazione del prezzo finale del carburante, allora come la mettiamo? Le associazioni di consumatori riunite nel Casper (Comitato contro le speculazioni e per il risparmio composto da Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) protestano che gli aumenti delle tariffe dei traghetti da e per la Sardegna «non sono in alcun modo collegabili all’ andamento dei prezzi dei carburanti, i quali non possono certo giustificare rincari di tale entità». Il Casper rileva di aver presentato un esposto a febbraio, per chiedere di «verificare le manovre speculative a danno dei consumatori»; le associazioni invitano i cittadini a conservare i biglietti anche dopo averli utilizzati perché potrebbero esserci i rimborsi. Nell’ esposto le associazioni segnalavano non solo i rincari ma anche un’ assenza di offerte promozionali, di per sé sospetta, come se la concorrenza operatori fosse fuori questione. Dal mondo politico si dicono soddisfatti dell’ istruttoria dell’ Antitrust (che avevano sollecitato) il presidente della Regione Sargegna Ugo Cappellacci, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e gli assessori liguri Enrico Vesco e Angelo Berlangieri.
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