Tra Musumeci e Miccichè faccia a faccia per il disgelo
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fonte:
- Giornale di Sicilia
Si punta a calmare le acque, pacificare gli animi e cercare (per quanto possibile) di tenere unito il centrodestra. Inizia in questa maniera la settimana di crisi politica siciliana con la prima tornata di incontri tra Musumeci ed esponenti della maggioranza prima di un vertice di maggioranza che dovrebbe dare l’avvio alla nuova giunta con i ritocchi necessari. Ieri il presidente della Regione, Nello Musumeci ha incontrato il presidente dell’Ars, Gianfranco Micicchè a Catania al PalaRegione. Un confronto di un’ora dai toni «cordiali e costruttivi» rassicurano ambienti vicini al governatore. «Ho iniziato con Gianfranco Miccichè, di Forza Italia», spiega Musumeci, «gli incontri con i segretari della maggioranza che sostengono il mio governo. Era giusto iniziare con Forza Italia che è il partito maggiormente rappresentato. Nei prossimi giorni, prima della fine di questa settimana, incontrerò ciascun segretario di tutti i partiti della maggioranza e poi seguirà una riunione collegiale». Dopo il governatore, Micciché ha incontrato il leader degli Autonomisti, Raffaele Lombardo, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Raffaele Stancanelli, il sindaco di Catania e coordinatore di Fdi per la Sicilia Orientale, Salvo Pogliese,e Nicola D’Agostino, deputato regionale di Sicilia Futura. Un «tour» tra esponenti della maggioranza. «Il centrodestra», spiega Stancanelli, «deve essere unito, lavorando per rafforzarsi e ampliarsi». Gli fa eco Lombardo: «Mi dispiacerebbe che adesso tutto saltasse a gambe per aria, sarebbe opportuno fare raffreddare il clima surriscaldato». Per questo Lombardo si dice «impegnato a fare abbassare i toni» e a «verificare nei prossimi giorni come può evolvere la situazione. Nello Musumeci ha pensato di potere avere rapporti soltanto con i suoi assessori e non con i partiti della sua maggioranza,ma adesso sembra che la situazione stia per cambiare, ma bisogna attendere l’elezione del Presidente della Repubblica». Nel centrodestra resta tuttavia l’incognita rappresentata dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, che proprio ieri ha presentato le sue dimissioni con il proposito di candidarsi alla presidenza della Regione in contrapposizione con Musume «Le dimissioni», ha spiegato De Luca, «saranno efficaci dal 7 febbraio: resterò sindaco fino alle 23:59 del 6 febbraio, come prevede la legge. Mi occuperò di organizzare il movimento Sicilia Vera e le liste che saranno a sostegno di questa marcia su Palermo, perché in Sicilia è giunto il momento di un ricambio generazionale». Mentre si parla di elezioni i sindacati, invece, puntano l’attenzione sulle emergenze che restano ancora non risolte. «Mancano risposte e interventi concreti da parte della politica e tutto ciò non è più accettabile. Per questo chiediamo che sino alle prossime elezioni, il governo regionale si faccia carico di questi enormi problemi e la smetta di lavorare per la sola questione che preoccupa il presidente Musumeci, la sua conferma» dice il segretario generale della Uil Sicilia e Area Vasta, Luisella Lionti che elenca le diverse questioni ancora aperte: dalla conversione energetica, alla scuola, alla nuova ondata di Covid. «Il governo Musumeci non s’è mai distinto per impegno, dinamismo, concretezza. Adesso, è persino sparito, provocando ulteriori danni ai cittadini». Il Codacons, intanto, ha depositato un esposto-denuncia per le parole pronunciate da Musumeci nel corso della diretta Facebook di mercoledì sera. «La gravità delle accuse pubbliche lanciate da Nello Musumeci», spiega una nota della Associazione, «che ha dichiarato di essere assediato da “intimidazioni e proposte irricevibili” da parte di alcuni deputati siciliani adesso passano al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo che è chiamata ad accertare i fatti e la sussistenza della minaccia ad un Corpo politico o la simulazione di reato». Oggi, intanto, si torna in Assemblea. All’ordine del giorno la votazione del ddl dell’esercizio provvisorio da approvare al più presto per permettere di sbloccare la spesa in dodicesimi. (
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