Tra gli outsider allergici alle coalizioni spunta Minotti, paladina dell’autismo
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fonte:
- Il Mattino
La battaglia è dura e ne sono consapevoli. Gli outsider sanno perfettamente di essere tali, ché spuntarla contro l’apparato di governo di matrice deluchiana e le due corazzate che stanno provando a disarcionarlo è un’impresa titanica. Ma, mettendosi in gioco, ognuno di loro porta in campo una testimonianza e lancia un messaggio. Soprattutto, quella testimonianza vuole portarla in consiglio comunale anche conquistando un solo seggio.Ei candidati consiglieri che li supportano sanno bene che il loro sacrificio potrebbe servire solo a tirare la volata all’aspirante sindaco.O anche solo a dare visibilità a uno specifico argomento. È il caso di Anna Maria Minotti che, sbucata all’ultimo minuto con la lista Abilitiamo l’autismo h24, porta a nove gli aspiranti sindaco e accende i riflettori su un argomento delicato. È lei, Minotti, l’unica sorpresa della giornata. Con una lista dal nome che riassume il suo programma, si presenta a palazzo di città a ridosso di mezzogiorno e spiazza tutti: è la terza candidata sindaco donna e porta a otto gli sfidanti di Napoli. Ma l’obiettivo è chiaro: mettere al centro il tema dell’autismo. Con lei, madri, padri, nonni e in generale familiari di persone con disturbi dello spettro autistico. GLI ALTRI Se Minotti ha aspettato l’ultimo momento, Maurizio Basso è partito largamente in anticipo.I suoi manifesti elettorali hanno fatto capolino in città lo scorso autunno. L’agente immobiliare ha iniziato a incontrare la gente quando le altre coalizioni in campo neppure esistevano e non ha ceduto a chi gli ha chiesto di mollare invitandolo a entrare nella sua compagine. Lo sostiene una sola lista, Movimentiamoci insieme. Una lista anche per Oreste Agosto,a dispetto delle due annunciate.A sostenere l’avvocato di Italia Nostra è la lista Figli delle Chiancarelle. Il penalista salernitano, del resto, è uno dei protagonisti della battaglia anti Crescent, l’opera di Ricardo Bofill che ha preso il posto delle chiancarelle, appunto. Nati a novembre del 2011 come reazione a uno sfottò dell’allora sindaco Vincenzo De Luca che aveva presentato il nuovo simbolo di Salerno, la S di Vignelli, dopo anni di opposizione dall’esterno corrono per un posto in consiglio. Tra i candidati, oltre ad alcuni animatori del gruppo, compaiono anche alcuni ex grillini che cinque anni fa volevano sostenere Agosto nella lista del M5S5 poi naufragata. Due liste per Simona Libera Scocozza,a dispetto delle tre annunciate: Attivisti per Salerno, che si ferma a 27 candidati e mette in campo alcuni membri storici del meetup Amici di Beppe Grillo, come Salvatore Milione, Gianluca Foselli, Mario Granozio, Giacinto Chirichella. L’altra lista è quella di Rifondazione Comunista, Terra Libera: con tanto di falce e martello nel logo, si ferma a 25 candidati e schiera, tra gli altri, una argentina nata ad Avellaneda, Diaz Myriam del Lujan. Dopo cinque anni, ci riprovano i consiglieri uscenti Antonio Cammarota e Gianpaolo Lambiase.I due non hanno voluto saperne di coalizioni e percorsi condivisi e sono andati per la loro strada. Una sola lista per l’architetto già assessore provinciale. Che mette in lista 19 donne e 13 uomini e candida la presidente dell’associazione di consumatori Help, Nadia Bassano, e il presidente dell’associazione Salute e vita, Lorenzo Forte. Ma anche una giovanissima neo diplomata, Rita Bloch, nata e cresciuta in Svizzera. Tre le liste, invece, per Cammarota: La nostra libertà, La città del mare, Noi Salerno. L’avvocato schiera il vice segretario nazionale del Codacons, Matteo Marchetti,e Sonia Caputo, la commercialista di Campagna che, due anni fa, fu nominata commissario ad acta dal Difensore civico della Regione Campania per adottare il Regolamento per gli istituti di partecipazione popolare del Comune di Salerno. Nelle sue liste anche il 18enne pugile Martin Albano e un omonimo del governatore campano Vincenzo De Luca.
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Tags: Elezioni, Matteo Marchetti, Salerno