10 Ottobre 2013

Tosap, accordo raggiunto annullate le multe sui gradini

Tosap, accordo raggiunto annullate le multe sui gradini

SULMONA Abbonate le multe su gradini di casa e vetrofanie (adesivi pubblicitari applicati sulle vetrine) dei negozi. È stato, infatti, raggiunto l’ accordo in Comune con l’ Andreani Tributi, che ha vinto l’ appalto di riscossione della Tosap (Tassa di occupazione di suolo pubblico). Possono finalmente tirare un sospiro di sollievo cittadini e commercianti che si erano visti recapitare multe dai 50 euro in su per il mancato pagamento della tassa comunale. A darne notizia è il vice presidente provinciale della Cna Teodoro Marini, dopo aver incontrato l’ assessore al Bilancio Tonio Iudiciani. «Siamo soddisfatti del fatto che sia stata sanata una situazione che rischiava di avere ripercussioni serie» rileva Marini. «Quello che contava per noi era tutelare chi avesse agito nella regolarità pagando la tassa sulle insegne, a discapito dei furbetti che non l’ avevano fatto. Ora, con l’ imposta che sarà dovuta solo per le insegne pubblicitarie dei negozi, si corregge il tiro. Per chi ha già ricevuto i bollettini per vetrofanie e gradini di casa, invece, possiamo dire che si sta cercando una formula a norma di legge per annullarli. Bisogna restare nella legalità, tutelando i contribuenti». Nei mesi scorsi il Codacons ha denunciato la stangata soprattutto sui commercianti per il pagamento della tassa comunale sulla pubblicità e sulle insegne. Secondo Mauro Sciullo, responsabile dello sportello sulmonese dell’ associazione di consumatori, il problema sarebbe dovuto al nuovo appalto di riscossione, affidato da giugno dell’ anno scorso alla società di recupero crediti Andreani Tributi di Macerata, che si è messa alla ricerca della più minima irregolarità. Tanto da mettere nell’ elenco degli irregolari persino i cittadini che usufruiscono di gradini o scalette esterne per accedere alle loro case di proprietà. Un paradosso che aveva scatenato le proteste dei sulmonesi in Comune, con lunghe code agli uffici per chiedere spiegazioni. Portavoce del malcontento si era fatta Barbara Matticoli, che nel 2008 si era vista arrivare un bollettino da 24,43 euro da pagare, più 51 euro per omessa dichiarazione, per l’ occupazione di suolo pubblico del gradino di accesso a casa sua. Federica Pantano ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
 
 

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