Tod’ s sponsor del Colosseo Indagano pm e Corte dei conti
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- City
S’ è scatenata una bufera sull’ accordo con cui Diego Della Valle, il patron di Tod’ s, si era impegnato a gennaio dell’ anno scorso a sponsorizzare i lavori per il Colosseo, con 25 milioni di euro. Non bastavano i rilievi dell’ Antitrust, che l’ altro giorno aveva definito l’ accordo per il restauro "contrario alla concorrenza". Adesso arriva anche la notizia di indagini parallele, della Procura e della Corte dei conti, sull’ intesa con il ministero dei Beni culturali. Una conseguenza sollecitata dalla Uil, che all’ epoca dell’ accordo aveva presentato un esposto alla magistratura, e dal Codacons, che aveva avanzato le sue perplessità all’ Autorità per la concorrenza e al Tar del Lazio. Ora i dubbi diventano un’ ipotesi al vaglio dei magistrati: abuso di ufficio. Soldi in cambio di pubblicità L’ accordo siglato il 21 gennaio 2011 da ministero, Soprintendenza archeologica e Della Valle, prevedeva che lo sponsor finanziasse il piano di interventi; tutta la responsabilità dei lavori restava alle istituzioni. In cambio Della Valle avrebbe ricevuto il diritto in esclusiva allo sfruttamento in Italia e all’ estero dell’ immagine del Colosseo per 15 anni eventualmente prorogabili, con la possibilità di inserire il marchio sui biglietti e sulla recinzione del cantiere. "Un’ operazione commerciale e mediatica senza precedenti", aveva sentenziato la Uil, secondo cui invece facilitando la partecipazione di altri soggetti si sarebbero portati a casa 200 milioni. "Sono indignato – ha detto il sindaco Gianni Alemanno – da questa operazione vergognosa che fa saltare la sponsorizzazione per restaurare il monumento più importante del mondo".
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