2 Aprile 2014

«Tocca ai Comuni decidere sulle multe nei parcheggi blu»

«Tocca ai Comuni decidere sulle multe nei parcheggi blu»

Se pagheranno il minimo necessario per sostare nei parcheggi a pagamento, ma non sforeranno le due ore di sosta, rischieranno al massimo la richiesta di risarcimento della differenza tra quanto pagato e le due ore, ma di multe non dovrebbero vederne. Almeno per ora. Infatti il Codacons lamenta a livello nazionale, dopo l’ incontro del Ministero dei Trasporti con l’ Anci, il possibile fiorire di regolamenti comunali anti “sforamento” dell’ orario consentito. In pratica il Ministero ha concordato con l’ Anci che i Comuni che abbiano adottato una “specifica previsione” per il caso di violazione contrattuale, possano applicare delle multe “ad hoc”. L’ ipotesi si realizza quando uno paga meno di quanto avrebbe dovuto lasciando la sua auto in sosta più tempo del pagato. A Lecco, però, un tale regolamento, che vada a colpire con una sanzione chi non paga per intero la sosta, non c’ è. Ma attenzione: questo vale solo per i parcheggi a tempo indeterminato. Come abbiamo già spiegato da queste colonne, infatti, essendo tutti i parcheggi a strisce blu di Lecco a tempo determinato (2 ore al massimo), se si paga un minimo ma si “sforano” le due ore si viene multati non per il mancato intero pagamento (violazione contrattuale tra l’ autista e l’ ente gestore del parcheggio), ma per violazione al codice della strada. Infatti è come se si avesse sforato, per intenderci, l’ orario di una sosta regolamentata a disco orario… Fortunatamente, però, a Lecco, un regolamento comunale che vada a coprire con una multa l’ eventuale pagamento parziale della sosta, non c’ è. Per fortuna. Secondo il Codacons, infatti, le multe che si basano su questi regolamenti, sono illegittime. Il Codacons, però, accusa gli altri comuni di «farsi la loro legge personalizzata». E rilancia: «Quei Comuni, e sono moltissimi, che fanno regolamenti simili violano il principio della certezza del diritto. L’ automobilista non potrebbe sapere, infatti, che penale ha previsto quel particolare comune e scatterebbero milioni di contenziosi. Sarebbe una vera e propria giungla – ha dichiarato Carlo Rienzi, presidente del Codacons – I comuni dovrebbero fare come a Sassari, mettere un avviso dando 60 giorni per consentire al consumatore di mettersi in regola, pagando la differenza tariffaria, non introdurre multe che non sono previste dalla legge e dal Codice della strada». n M. Vil.
 

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